venerdì 8 febbraio 2013

Fermata banda di romeni in trasferta: aveva tentato due furti presso una ditta e un agriturismo.

POLIZIA DI STATO
Comunicato Stampa
Fermata banda di romeni in trasferta: aveva tentato due furti presso una ditta e un agriturismo.
Una banda di sette romeni senza fissa dimora, a bordo di due auto rubate in provincia di Siracusa, avevano deciso di effettuare un colpo all’interno di una ditta di bitumi con sede a Capodarso, dove stavano tentando di asportare un autocarro con un grosso carrello agganciato sul caricare altri mezzi di cantiere presenti sul posto.
L’azione delittuosa è stata però vanificata dall’intervento delle pattuglie della Polizia Stradale, al comando del Vice Questore Aggiunto dott. Fabio D’Amore, e delle Volanti della Questura allertate dai sistemi di sorveglianza dell’opificio.
Da qui è iniziata una vera e propria caccia all’uomo conclusasi dopo oltre 12 ore di ricerche condotte nella zona con il rinforzo degli equipaggi della Squadra Mobile, diretti dal Vice Questore Aggiunto dott. Giovanni Cuciti, della Scientifica e di un’auto della Stazione Carabinieri di Pietraperzia.
I soggetti sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria sono:
1) BARCUN Ciprian, nato in Romania nel 1988, sprovvisto di documenti;
2) COSMIN DANIEL George , nato in Romania nel 1993 sprovvisto di documenti;
3) TUDORACHE Iosif Ricardo, nato in Romania nel 1980, sprovvisto di documenti;
4) MOISE Iulian ,nato in Romania nel 1980, sprovvisto di documenti; con precedenti per furto, ricettazione, evasione, guida senza patente, false dichiarazioni sulla identità personale ed altro;
5) PARLOG Ionel, nato in Romania nel 1981, sprovvisto di documenti;
6) CHERATOIU Constantin, nato in Romania nel 1990, sprovvisto di documenti;
7) IONESCU Titel Marian, nato in Romania nel 1981, sprovvisto di documenti; con precedenti di polizia per ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli,

Ø tutti sottoposti a fermo di P.G., poiché gravemente indiziati, in concorso, dei delitti di furto e tentato furto aggravato; danneggiamento e ricettazione.

Il MOISE, inoltre, è stato deferito anche:
Ø Per avere fornito dichiarazioni false sula propria identità;
Ø per il reato di inosservanza al decreto di allontanamento dal territorio italiano emesso dal Prefetto di Catania.

Erano le 23.20 circa del 06/02/2013, quando gli agenti della Sezione Polizia stradale di Enna, impegnati in servizio di vigilanza lungo la SS 560, in corrispondenza di una piazzola di sosta prospiciente una recinzione metallica di una ditta di bitumi, notava in sosta due autovetture Fiat Panda, risultate da accertamenti esperiti rubate, con le portiere prive di sicura e con all’interno svariati oggetti atti allo scasso.
Durante la verifica il personale notava che, in corrispondenza del luogo di sosta, la rete di recinzione era tagliata onde creare un varco di accesso e l’erba appariva visibilmente calpestata in direzione degli uffici della ditta.
Intervenuta in ausilio la Volante di zona, si procedeva a controllo del sito, constatando l’effrazione di locali e depositi, nonché il tentativo di furto di un autocarro, munito di carrello con le sponde abbassate pronte per caricare alcuni bob cat ivi parcati.
Sorto il sospetto che gli ignoti autori dell’azione delittuosa fossero ancora presenti all’interno dell’area aziendale, il personale operante effettuava ispezione della zona, verificando, tuttavia, dalla visione del sistema di video sorveglianza che un gruppo di otto soggetti si dava a precipitosa fuga, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti.
Si faceva, pertanto, intervenire per i rilievi il personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, mentre le ricerche proseguivano anche con l’intervento di tre equipaggi della Squadra Mobile, della stessa Scientifica e di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Pietraperzia.
In tale contesto, dalle ore 11.00 circa di ieri 7 febbraio, venivano segnalati presso un agriturismo vicino diversi individui che si aggiravano con fare sospetto all’interno della proprietà e che, da una verifica, si appurava avessero scassinato le porte d’ingresso e dei magazzini.
Atteso quanto sopra, le pattuglie concentravano le ricerche in tale zona rupestre rintracciando, dopo averli inseguiti, i nominati in oggetto che tentavano di fare perdere le proprie tracce nascondendosi lungo le macchie di vegetazione della zona.
Durante le fasi della cattura, una delle pattuglie della Squadra Mobile impegnata nell’inseguimento del BARCUN Ciprian, che cercava di disperdersi lungo un costone roccioso esplodeva in aria – a scopo intimidatorio – colpi d’arma d’ordinanza che facevano desistere il fuggitivo, che, veniva, così bloccato.
Posto che dalla visione delle riprese del sistema di video sorveglianza si potevano riconoscere i fermati quali gli autori dell’azione delittuosa sopra descritta; alla luce delle risultanze acquisite; valutati i precedenti penali a carico degli indagati ed il fatto che gli stessi, nonostante le continue ricerche disimpegnate dalle pattuglie in zona, si sono dati immediatamente alla fuga, tentando di fare perdere le loro tracce; considerato il fatto che i medesimi non hanno inteso fornire indicazioni chiare relative al loro domicilio e risultano sprovvisti di documenti di identità rilasciati da autorità italiana; ritenendosi fondato ed attuale il pericolo di fuga, si procedeva a sottoporli a fermo di indiziato di delitto.
Gli indagati, dopo le formalità di rito, sono stati ristretti presso la casa circondariale di Enna a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Augusto RIO che coordina le indagini.

Enna 8 febbraio 2013

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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