venerdì 29 marzo 2013

Emozionante ricordo di Boris Giuliano

Giuliano che "vola" a canestro
di Angela Malvina L'Episcopo.
Giornata emozionante, sabato 23 marzo, presso l’Istituto Professionale di Stato per l’industria e l’artigianato “Boris Giuliano”, a Piazza Armerina. Il ricordo di Giorgio Boris Giuliano ha coinvolto gli alunni delle scuole medie di 1° e 2° grado della città, alla presenza del Sindaco di Piazza Armerina, del Prefetto, del Questore Vicario e dei rappresentanti delle forze dell’Ordine, tutti attenti e partecipi. Un recital, che parlava dell’uomo Giuliano, oltre l’eroe, attraverso un “canovaccio”, composto da testi, immagini e musica, che ripercorreva le tappe di una vita breve, ma incredibilmente intensa. Sulla scena, scarna, essenziale, una sedia con gli oggetti che simboleggiavano le fasi salienti dell’esistenza del Commissario di origini piazzesi, oltre ai suoi interessi e alle sue passioni.
“Era come se lui fosse lì con noi, presente, ironico, vitale – sottolinea Angela Malvina L’Episcopo, autrice del progetto – La famiglia, rappresentata dalla moglie, Maria Ines Leotta, dalle figlie, Emanuela e Selima, con il piccolo Giorgio, la nipote Stefania, figlia del compianto Emanuele, ha collaborato fin dall’inizio alla realizzazione dell’evento, che è cresciuto in questi mesi. A tal proposito – continua L’Episcopo – è doveroso ricordare la preziosa collaborazione di alcune persone, tutte unite nel nome del nostro concittadino. In ordine cronologico: il Dott. Gabriele Presti, allora Dirigente del nostro Commissariato di Pubblica Sicurezza, ora a Niscemi, e presente all’evento, il quale per primo ha ascoltato e discusso con me l’idea di una giornata dedicata a Giorgio Boris Giuliano. Con lui, come lui, il Sostituto Commissario Sonia Cavallo (che ha anche collaborato alla scenografia, con il cappello d’ordinanza da Vicequestore), non ha mai mancato di incoraggiarmi, soprattutto nei momenti in cui tutto sembrava sfumare.
Il Prof. Santo Pecoraro, che mi ha accompagnata nel percorso iniziale e che, per l’occasione, ha donato alla famiglia Giuliano, con la sobrietà che lo distingue, i nastri registrati delle conversazioni con l’amico Emanuele. Concetto Prestifilippo, che mi ha messa in contatto con i professori Corvaia e Oliveri, responsabili del progetto Legalità all’I.P.I.A.. Lina Grillo e Paola Minacapilli, che mi hanno accolta nei locali dell’Assessorato ai Servizi sociali per le riunioni, oltre ad aver realizzato in tempi brevissimi locandine e inviti. Ina Roccaverde, che mi ha sostenuta nella fase organizzativa. Andrea Ferlita, socio di Siciliantica Piazza Armerina, da me presieduta, nell’ambito della quale l’evento ha preso vita. Un ringraziamento speciale ad Adriana Rabita, Preside dell’I.P.I.A., che ha creduto da subito al progetto, portandolo a realizzazione con caparbietà. Mettendo a disposizione i locali della scuola, incaricando personalmente Giovanni Urzì (che qui si ringrazia) dell’allestimento scenico. I collaboratori scolastici, Angelo Profeta e Maurizio La Monica; il Prof. Fernando Cipriano; la voce narrante, una bravissima Silvia Russo; il Prof. Di Stefano, della scuola media “Roncalli – Cascino”, la Prof.ssa Calcagno, del Professionale femminile “M.Quattrino”, la Prof.ssa Oliveri, del Liceo Classico “V.Romano”, la Prof.ssa Marotta, dell’Istituto Commerciale “Leonardo Da Vinci”. Ma, più di tutti, mi preme particolarmente rivolgere un pensiero e un immenso ringraziamento alle ragazze e ai ragazzi che hanno emozionato i presenti con la loro partecipazione attiva alla messa in scena, con bravura e spontaneità, dimostrando che l’unione travalica ostacoli e difficoltà di ogni sorta”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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