Compagnia di Piazza Armerina
COMUNICATO STAMPA
BARRAFRANCA: i Carabinieri arrestano un noto pregiudicato.
I Carabinieri della Stazione di Barrafranca, comandata interinalmente dal Maresciallo COSTIGLIOLA Guido Maria e dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, continuano la loro costante attività di controllo del difficile territorio, dove l’Arma è l’unico presidio della Forze dell’Ordine.
I militari dell’Arma locale infatti, alle prime luci dell’alba odierna, in ottemperanza dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Enna – Ufficio G.I.P. – a firma della Dr.ssa Elisabetta MAZZA a seguito della richiesta avanzata dal pubblico ministero, Dr. Marco DI MAURO, hanno tratto in arresto PRIVITELLI Salvatore, 43enne nato a Mazzarino (CL) ma residente a Barrafranca, coniugato, pregiudicato, disoccupato.
Il PRIVITELLI, è gravemente indiziato del reato previsto dall’articolo 75 del decreto legislativo 159 del 2011 e riguardanti le violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale, avvenute in Barrafranca dal tra il Marzo 2011 ed il Marzo 2013, allorquando in tempi diversi ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, ha violato gli obblighi imposti di vivere onestamente e di non accompagnarsi a soggetti pregiudicati.
Il PRIVITELLI, sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di P.S. per la durata di cinque anni a seguito di una condanna irrevocabile per associazione mafiosa e tentata estorsione, è un soggetto che ha rivestito un ruolo di vertice nella criminalità mafiosa di Barrafranca.
I Carabinieri dell’Arma barrese lo hanno più volte notato in compagnia di diversi pregiudicati e soggetti con precedenti di polizia. Le modalità dei contatti fanno ritenere che non si sia trattato di incontri occasionali ne tanto meno casuali, in quanto il PRIVITELLI è stato notato all’interno delle autovetture dei pregiucati o seduto in loro compagnia in esercizi pubblici.
PRIVITELLI Salvatore, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante del provvedimento.