sabato 23 novembre 2013

L'intervento di Francesco Galati ai tour operator in visita a Piazza

Carissimi,
preliminarmente mi corre l’obbligo e il dovere di ringraziare,nella qualità di Presidente della associazione Mira 1163,l’Amministrazione Comunale rappresentata dall’Assessore Dott.Filippo Sammarco, il Sindaco e l’assessore ai BB.CC. della Città di Aidone, il Direttore del Parco Archeologico, arch.Oliva, a cui vanno i migliori auguri,personali e della stessa Associazione,di un ottimo lavoro per il delicato incarico da poco ricevuto e sono e siamo certi che sarà foriero di soddisfazioni che si riverseranno positivamente sui beni culturali della Città e soprattutto sulla continua valorizzazione e preservazione della Villa Romana del Casale,un bene patrimonio della Umanità che tanto affascina studiosi da tutto il mondo e di cui nel prosieguo ci parlerà nella specificità.

Ma il più vivo ringraziamento è rivolto agli illustri Ospiti, i Tour Operators che hanno accettato l’invito da parte di imprenditori operanti nel Campo alberghiero e di ristorazione e con la infaticabile opera di organizzazione profusa dal Sig. Ettore Messina,dal Sig. Rosario Avanzato,dalla Sig.ra Samantha Bentivoglio e dallo staff della STS nessuno escluso,a venire a Piazza Armerina per avere dati e precise indicazioni e certezze di buona accoglienza dei turisti nel momento in cui li convinceremo a convogliare gli stessi anche verso la Città ove insistono strutture alberghiere di diverse tipologia che vanno dal B&B,all’ Albergo diffuso,agli Hotels e Park Hotel Paradiso naturalmente con differenziazioni economiche e a secondo il tipo e la scelta preferita dal visitatore.

Le proposte degli imprenditori di pacchetti turistici,offerta di servizi per un soggiorno gradevole ed interessante in Città saranno naturalmente fatte nel giorno di Sabato 23 Novembre durante il Work shop che si terrà nella Sala Conferenze dell’ex Convento Sant’Anna del XVII sec, ove ,in questa bellissima antica sede, da alcuni anni si svolge un Corso Universitario di Infermieristica dell’Università di Messina.

Fatta tale doverosissima premessa il compito ora è quello di dare

agli illustri Ospiti quelle indicazioni e del perché della visita e del soggiorno dei turisti nella nostra Città

Le turbolenze politiche ed eversive che giornalmente apprendiamo tramite i mass media e che si stanno consumando nelle Città Nord Africane, mete turistiche, (Sabatra,Sharm el Sheik tanto per citarne alcune) hanno fatto si che queste destinazioni fossero eliminate per la mancanza totale di sicurezza e questo fatto di cose pone in questo momento storico la Sicilia ad essere individuata quale meta preferenziale dei flussi turistici.

Tale momento favorevole deve spingere gli addetti ai lavori ad attirare verso la nostra Città,il suo territorio,verso il sito archeologico di Morgantina e il suo importantissimo Museo con la presenza della Dea di Morgantina possibilmente una alta percentuale di turisti che vanno a visitare il magnete per eccellenza:la Villa Romana del Casale.

Venire a Piazza significa conoscere la storia della Sicilia.Una visita solo al sito archeologico per antonomasia risulta essere monca dal punto di vista culturale per la perdita di conoscenze storiche e che può essere colmata solo attraverso la visione dei Palazzi,dei Monumenti,delle Chiese,della Pinacoteca Comunale,della Mostra permanente delle miniere di zolfo,del Teatro, costruito alla fine del settecento e fu il secondo teatro pubblico costruito in Sicilia, può dare e fare comprendere che la Storia della Sicilia durante i secoli è passata preponderatamente e significativamente dalla Città di Piazza.

La Città di Piazza Armerina ha visto nei secoli tutte le dominazioni che si sono riversate in Sicilia,dai Greci ai Romani,dagli Arabi ai Normanni,dagli Aragonesi agli Angioini fino ad arrivare ai Borboni e ognuna di questa ha lasciato la propria impronta indelebile.

E’ la Città delle Cento Chiese di cui l’esempio eccezionale è la Cattedrale,che ricalca la pianta e l’architettura della basilica romana. Infatti il progettista, l’arch. romano Torriani, traspose la le sue conoscenze romane nel costruire la Chiesa Madre dei piazzesi e dedicata alla Madonna Maria Santissima delle Vittorie rappresentata in una icona venerata e risalente al 200. La Città di Piazza è anche chiamata la “Gerusalemme di Sicilia” per i tanti conventi e presenze di ordini religiosi che si sono succeduti nei secoli.

Per la dovuta informazione sulla importanza religiosa che ha avuto la Città ,si è venuti a conoscenza che risultano essere sepolti nell’ex Convento di Santa Maria di Gesù (sec. XVI),a pochi metri dalla struttura alberghiera del Park Hotel Paradiso, tre frati francescani vissuti in odore di santità e che la Chiesa ha proclamato beati.

Fu fin dalle sue origini (ricostruita nel 1163 sul monte Mira con lo stesso materiale dell’avvenuta distruzione del 1161 da parte del Re Normanno Guglielmo il Malo,una lapide posta in Piazza Cattedrale nell’850 anniversario della ricostruzione riporta un brano dello storico gesuita padre Chiarandà) Città demaniale ed in epoca sveva ed angioina fu sede della Corte Nazionale del “Regnum Siciliae” e anche Federico III d’Aragona vi convocò i parlamenti del 1296 e del 1309. Fu per secoli capoluogo di una “ Comarca”,sede di alte magistrature giudiziarie di una antica Corte Spirituale di Monarchia;ebbe inoltre una Università degli Studi affidata ai Gesuiti e l’onore di un Senato Cittadino che si riuniva nel Palazzo di Città,oggi sede del Consiglio Comunale. Dal 1817 è sede vescovile della Diocesi.

La città offre al turista anche il piacere di una passeggiata nei quartieri più antichi,le cui viuzze,chiese e palazzi emanano un fascino che talora riporta in pieno medioevo. La sosta in p.zza Cattedrale è a dir poco affascinante per ammirare le potenti ed armoniose strutture della Cattedrale barocca, con all’interno le tantissime opere d’arte (Crocifisso ligneo bifacciale con la crocefissione da un lato e la resurrezione dall’altro, opera del Maestro di Piazza,il Battistero del Gagini etc.) come pure la facciata piuttosto severa di Palazzo Trigona destinato,speriamo a breve,ad ospitare il Museo Regionale della Villa Romana e del Territorio.

Chi ama trascorrere le vacanze a contatto diretto con la natura,nei dintorni immediati può usufruire di grandi estensioni boschive (circa 2000 ettari).
Per posizione geografica,per la bontà del clima e per tranquillità di ambiente la Città si presta ad essere una comoda base per escursioni nei centri viciniori,ricchi di interesse turistico nel senso più ampio della parola: Aidone col suo museo archeologico,Morgantina ed i suoi notevoli edifici medievali.

Tutti i ristoranti offrono piatti tipici della gastronomia locale e siciliana. Insomma a Piazza,come d’altronde in tutta la Sicilia, si mangia genuino e bene come potrete verificare personalmente in questo vostro soggiorno.

Quanto riportato dal sottoscritto avrà pieno riscontro nella visita alla Città ,che dopo questo breve e significativo benvenuto vi accingerete ad effettuare.

Concludo questa mia sommaria e frammentaria informazione al fine di evitare perdite di tempo che,al contrario, deve essere utilizzato anche dalle altre personalità e sopratutto per la visita reale ed effettiva dei monumenti e delle varie strutture di accoglienza.

Vi ringrazio a nome mio e dell’associazione con l’augurio

che possiate ricevere una ottima impressione della Città e dei cittadini di Piazza e così poter indirizzare più visitatori, non da mordi e fuggi, ma da fare soggiornare almeno qualche giorno per fare scoprire la storia e gustare i profumi di una Città che è stata parte integrante ed inscindibile della storia della nostra amata Sicilia durante i secoli.

Grazie di cuore e si augura un proficuo lavoro pieno di soddisfazione e se mi permettete anche con ricadute economiche adeguate per Voi Tour Operators che giornalmente lavorate su un versante molto delicato quello di convincere i turisti della bontà di un messaggio positivo per preferire la Sicilia terra di cultura di storia e di archeologia e soggiornare in questa Città per averne contezza.



Galati

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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