mercoledì 22 gennaio 2014

Calcio, lite tra genitori: bambini via dal campo. Squadra Birindelli punita con lo 0-3

ROMA - Il gesto di Alessandro Birindelli ha riscosso il plauso di tutta Italia, ma non della Figc. L'ex calciatore della Juvenuts, responsabile del settore giovanile del Pisa ed allenatore degli Esordienti, sabato scorso aveva deciso di ritirare i suoi ragazzi dal campo perché, durante la partita con gli Ospedalieri, i genitori stavano litigando sugli spalti. "Se non si educano prima i genitori, non si potranno mai educare i figli", aveva commentato nel dopo gara. Il calcio giovanile, in effetti, conferma di non essere immune da comportamenti che poco dovrebbero avere a che fare con lo sport, come dimostra quanto accaduto anche in provincia di Bari.     L'ex calciatore della Juventus ha tentato di combattere questi fenomeni, cercando di dare l'esempio a bambini di 11-12 anni, e ancora di più agli adulti, ma le sue intenzioni non sono bastate alla Federazione territoriale ad evitare di applicare il regolamento. La decisione di Birindelli di ritirare i ragazzi dal campo, infatti, è costata cara al Pisa. Alla squadra sono state inflitte la sconfitta a tavolino per 0-3 e la penalizzazione di un punto in classifica. «Il giudice sportivo - si legge nel comunicato della Federcalcio provinciale -, esaminati gli atti ufficiali da cui si rileva che la gara è stata sospesa al 14' del secondo tempo in quanto il Pisa 1909 ha rinunciato al proseguimento della disputa della stessa, visto l'articolo 53 comma 2 delle norme federali, decide di infliggere al Pisa 1909 la punizione della perdita della gara per 0-3, nonché la penalizzazione di 1 punto in classifica». Al momento nessuna sanzione è stata inflitta all'allenatore, mentre la società si è vista comminare anche una multa simbolica di 109 euro. La posizione del tecnico, comunque, resta ancora sotto osservazione: ieri è stato ascoltato dalla commissione disciplinare che ha voluto condurre una sorta di "supplemento di indagine". L'ex calciatore della Juventus, intanto, ha commentato con disappunto il comportamento della Figc pisana: "E' stata persa un'occasione. All'Italia manca la cultura sportiva".


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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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