sabato 19 aprile 2014

DISTRUGGE OPERE DI CANTIERE A COLPI DI MAZZA. DENUNCIATO PIAZZESE DI 49 ANNI.

POLIZIA DI STATO
Agenti del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, diretti dal Commissario Capo dott. Fabio Aurilio, hanno denunciato in stato di libertà C.S., di anni 49, residente a Piazza Armerina.
Nel corso della mattina del 14 aprile, l’uomo, uscendo di casa per andare a lavorare, ha avuto un diverbio con gli operai di una ditta di costruzioni impegnata in alcuni lavori edili nella stessa strada, scaturita da opposte vedute sulla realizzazione di una scala in legno provvisoria.

Rientrato per pochi istanti nella sua abitazione, ne è uscito, in evidente stato di alterazione, brandendo una grossa mazza da cantiere, con cui ha distrutto, colpendola violentemente, la scala in legno. Dopodichè, si è allontanato a bordo della propria auto, portando con sé la mazza.
I presenti, temendo ulteriori conseguenze, visto l’evidente stato di agitazione, hanno subito allertato il Commissariato, il cui personale è subito intervenuto sul luogo per constatare i fatti e ricostruirne la dinamica, ma anche per individuare l’autore del gesto e cercare di rintracciarlo, posto che sembrava essersi reso irreperibile.
Durante i primi controlli, emergeva, inoltre, che l’uomo e sua moglie detenevano legalmente decine di armi, comuni, da caccia e sportive.
Mentre alcuni agenti, dopo un paio d’ore di ricerche riuscivano a rintracciare l’uomo, accompagnandolo in Commissariato, altri agenti procedevano al controllo delle armi, riscontrando alcune violazioni.
Emergeva, in particolare, che l’uomo era l’unico in casa ad avere la materiale disponibilità delle armi (custodite in armadi blindati di cui solo lui aveva la chiave, che teneva nascosta persino alla propria moglie) ed aveva, così, abilmente “sfruttato” l’ulteriore denuncia di detenzione della moglie per avere nella propria disponibilità un numero di armi comuni (4 nello specifico) superiore al consentito (3 armi comuni e 6 sportive, mentre illimitato è il numero di armi da caccia). Venivano, inoltre, rinvenute 65 cartucce cal. 45 mai denunciate all’Autorità di P.S.
Visti i fatti, l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Enna, per i fatti commessi nella mattinata, per i reati previsti dall’art. 393 codice penale (esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, per avere distrutto la scala in legno) e dall’art. 4 legge 110/1975 (per avere portato fuori dalla propria abitazione senza giustificato la mazza, oggetto atto ad offendere); per le irregolarità nella detenzione delle armi, è stato, invece, denunciato per i reati previsti dall’art. 697 codice penale e dall’art. 10, comma 9 della legge 110/1975.
La moglie dell’uomo, S.R. di anni 44, è stata parimenti denunciata in stato di libertà, per l’omessa custodia di armi, reato previsto dall’art. 20 della legge 110/1975.
Le armi costituenti corpo del reato, due pistole semi-automatiche Beretta, 265 cartucce cal. 9, 22 e 45, sono state sequestrate e poste a disposizione dell’A.G. competente.

Tutte le altre armi, stante l’accertato abuso nella loro custodia e l’evidente pericolo di ulteriori e più gravi conseguenze, soprattutto alla luce del reato commesso nella mattinata, sono state ritirate, in via cautelare, ai sensi dell’art. 39 comma 2 del Testo Unico delle Leggi di P.S. ed i due coniugi sono stati segnalati al Prefetto di Enna per l’applicazione del provvedimento previsto dal comma 1 dello stesso articolo (Divieto detenzione armi e munizioni).

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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