La giornata è ancora fredda, a tratti riscaldata da un
tiepido sole, ma si avverte nell’aria il fresco profumo della primavera, è
forse quell’entusiasmo degli studenti che gremiscono l’auditorium del Liceo
Classico e Scientifico di Piazza Armerina, come per le grandi occasioni. Sul
palco si alternano la band del Liceo, il gruppo vocale dell’Istituto
Professionale per i Servizi Sociali, e il complesso dell’ITIS: protagonisti
sono loro, i nostri giovani.
Anche la Preside, prof.ssa Lidia Di Gangi, non vuole
rubare la scena agli studenti e si affaccia per un fugace saluto, mentre si
lascia coinvolgere dal ritmo della musica e dalle parole dei “100 passi”. È una
giornata speciale e, con i loro passi, gli studenti vogliono ricordare le
vittime di mafia e cantare la vita con i loro sogni e le loro speranze.
Poi la
musica tace e la scena è tutta per lui, per Francesco Viviano, giornalista di
Repubblica, cronista “scomodo”, inviato speciale dai fronti di guerra,
vincitore di premi giornalistici. La sua storia, narrata nel libro “Io, Killer mancato” è avvincente, gli
studenti ascoltano con attenzione. “Avevo 13 mesi quando mio padre venne ucciso
da tre colpi di pistola. Mia madre lavorava
all’agenzia giornalistica ANSA di Palermo. Non pensate che sia figlio di
giornalista! Mia madre si spaccava la schiena per le pulizie e iniziava le sue
giornata alle cinque del mattino per potermi mantenere… Da ragazzo sono stato
tentato dai facili guadagni con furti e rapine e dal desiderio di vendicare la
morte di mio padre, ma… mi sono fermato in tempo!” Le parole del giornalista
colpiscono, inducono alla riflessione, suscitano interesse e curiosità. Viviano
risponde con schiettezza alle domande degli studenti sul ruolo determinante
della madre nelle sue scelte di vita, sui modelli ai quali guardare nella
nostra società, sulle responsabilità del giornalista, sull’impegno che ciascuno
è chiamato a mettere nella propria vita. Il tempo vola, ma nessuno se ne
accorge, mentre suona la campana. È ora di chiudere. È stata davvero una
giornata straordinaria!
Grazie a Francesco Viviano, per la testimonianza di vita,
alla Preside Di Gangi, per aver condiviso e permesso questa manifestazione
nella sede del Liceo, all’Amministrazione comunale, al Coordinamento delle
Scuole cittadine, alle Associazioni “Libera” e “Rocco Chinnici”, per aver
ideato e sostenuto questa iniziativa, grazie, infine, al personale delle
Scuole, ai docenti e agli studenti per averla realizzata.