I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di
Piazza Armerina, della Sezione di P.G. presso la Procura della Repubblica di
Enna e della Stazione di Valguarnera alle prime luci dell’alba di ieri, in
ottemperanza dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale,
emessa dal Tribunale di Enna – Ufficio G.I.P. – Dr. LA PLACA, a seguito della
richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica – Dr. SCAVONE, hanno eseguito
due provvedimenti restrittivi della libertà.
Sono stati tratti in arresto:
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LACATUS
Ionut, 24enne nato a Trusesti (ROMANIA) ma residente a Catania, celibe, disoccupato,
pregiudicato;
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ZAMFIR
Florin Iulian, 21enne nato a Constanta (ROMANIA) ma residente a Catania, convivente,
disoccupato, con precedenti di polizia.
Attualmente irreperibili altri tre giovani cittadini rumeni: due
destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari ed uno della
misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..
I cinque sono
gravemente indiziati, in concorso fra loro, di aver effettuato più furti
aggravati presso l’area di servizio “Esso – Valservice” di Valguarnera
Caropepe, Contrada Paparanza. Nello specifico si sono introdotti all’interno
della predetta stazione di servizio, asportando della merce ivi custodita. In
particolare, in concorso con altri complici, al fine di conseguire un profitto,
si impossessavano di numerose confezioni di dolciumi, di stecche di sigarette,
di biglietti della lotteria istantanea “Gratta e Vinci” ed altra merce, per un
valore complessivo di circa 50.000,00 euro. I furti sono aggravati in quanto
commessi da più persone, travisate, in orario notturno, in luogo isolato e
mediante violenza consistita nell’aver tranciato il lucchetto posto sulla porta
d’ingresso nonché nell’aver danneggiato la porta blindata presente all’interno
dei locali adibiti a bar dell’area di servizio “Valservice”.
I reati si sono verificati in
Contrada Paparanza di Valguarnera Caropepe, SP 4 Km 4 +100, tra l’Agosto 2013 ed il Marzo
2014.
Con la recidiva reiterata ed
infraquinquennale per LACATUS Ionut
e con la recidiva infraquinquennale per ZAMFIR
Florin Iulian.
L’indagine è stata seguita e coordinata personalmente
dal Dr. Fabio SCAVONE, Sostituto
Procuratore presso la Procura della Repubblica di Enna.
I militari dell’Arma, coordinati dal
Capitano Rosario SCOTTO DI CARLO, durante l’espletamento di complesse indagini,
supportate da mirate intercettazioni telefoniche – analisi dei dati G.P.S. e
tabulati telefonici, hanno raccolto una serie di elementi che hanno delineato
un quadro probatorio che ha consentito alla Magistratura di ritenere sussistenti
gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei sette indagati dell’intera
operazione.
Gli atti di indagine compiuti,
considerati unitamente ai pregiudizi penali e precedenti di polizia, alle loro
stabili frequentazioni, portano ragionevolmente a presumere che i soggetti
colpiti dal provvedimento degli arresti, così come gli altri tre coindagati, si
dedichino professionalmente ed in modo continuativo a reati contro il
patrimonio tra cui furti aggravati e che
vivano, in parte, dei proventi degli illeciti perpetrati da cui traggono il loro
sostentamento. Per gli arrestati, se lasciati in libertà, sarebbe derivata
un’alta probabilità di commettere altri illeciti della stessa specie in quanto
personalità poco inclini al rispetto delle regole della civile convivenza; in
capo agli stessi sono emersi convergenti, concordanti e gravi indizi di reità.
Sono questi i motivi che hanno
scaturito l’odierno provvedimento.
ZAMFIR Florin Iulian, a
conclusione dell’attività investigativa ed espletate tutte le formalità di rito
è stato tradotto la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari a
disposizione della competente Autorità Giudiziaria con la prescrizione di non
comunicare con persone diverse da quelle con cui convivono. LACATUS Ionut è stato raggiunto dal
provvedimento direttamente presso la casa circondariale di Termini Imerese dove
era ristretto per analogo fatto – reato.
Per doverosa notizia occorre precisare che nel corso
dell’indagine, il 21.03.2014, gli
uomini della benemerita piazzese avevano già stato tratto in arresto un altro
cittadino rumeno, GINGA Gabriel, che
sta attualmente patteggiando la pena e che nel furto a lui contestato avrebbe
quindi agito in concorso con altri degli odierni indagati.
All’esecuzione dei provvedimenti hanno preso parte venti
Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina.