sabato 14 marzo 2015

Due arresti a Valguarnera

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piazza Armerina, della Sezione di P.G. presso la Procura della Repubblica di Enna e della Stazione di Valguarnera alle prime luci dell’alba di ieri, in ottemperanza dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale, emessa dal Tribunale di Enna – Ufficio G.I.P. – Dr. LA PLACA, a seguito della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica – Dr. SCAVONE, hanno eseguito due provvedimenti restrittivi della libertà.
Sono stati tratti in arresto:
-       LACATUS Ionut, 24enne nato a Trusesti (ROMANIA) ma residente a Catania, celibe, disoccupato, pregiudicato;
-       ZAMFIR Florin Iulian, 21enne nato a Constanta (ROMANIA) ma residente a Catania, convivente, disoccupato, con precedenti di polizia.

Attualmente irreperibili altri tre giovani cittadini rumeni: due destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari ed uno della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..
I cinque sono gravemente indiziati, in concorso fra loro, di aver effettuato più furti aggravati presso l’area di servizio “Esso – Valservice” di Valguarnera Caropepe, Contrada Paparanza. Nello specifico si sono introdotti all’interno della predetta stazione di servizio, asportando della merce ivi custodita. In particolare, in concorso con altri complici, al fine di conseguire un profitto, si impossessavano di numerose confezioni di dolciumi, di stecche di sigarette, di biglietti della lotteria istantanea “Gratta e Vinci” ed altra merce, per un valore complessivo di circa 50.000,00 euro. I furti sono aggravati in quanto commessi da più persone, travisate, in orario notturno, in luogo isolato e mediante violenza consistita nell’aver tranciato il lucchetto posto sulla porta d’ingresso nonché nell’aver danneggiato la porta blindata presente all’interno dei locali adibiti a bar dell’area di servizio “Valservice”.
I reati si sono verificati in Contrada Paparanza di Valguarnera Caropepe, SP 4 Km 4 +100, tra l’Agosto 2013 ed il Marzo 2014.
Con la recidiva reiterata ed infraquinquennale per LACATUS Ionut e con la recidiva infraquinquennale per ZAMFIR Florin Iulian.
L’indagine è stata seguita e coordinata personalmente dal Dr. Fabio SCAVONE, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Enna.
I militari dell’Arma, coordinati dal Capitano Rosario SCOTTO DI CARLO, durante l’espletamento di complesse indagini, supportate da mirate intercettazioni telefoniche – analisi dei dati G.P.S. e tabulati telefonici, hanno raccolto una serie di elementi che hanno delineato un quadro probatorio che ha consentito alla Magistratura di ritenere sussistenti gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei sette indagati dell’intera operazione. 
Gli atti di indagine compiuti, considerati unitamente ai pregiudizi penali e precedenti di polizia, alle loro stabili frequentazioni, portano ragionevolmente a presumere che i soggetti colpiti dal provvedimento degli arresti, così come gli altri tre coindagati, si dedichino professionalmente ed in modo continuativo a reati contro il patrimonio tra cui  furti aggravati e che vivano, in parte, dei proventi degli illeciti perpetrati da cui traggono il loro sostentamento. Per gli arrestati, se lasciati in libertà, sarebbe derivata un’alta probabilità di commettere altri illeciti della stessa specie in quanto personalità poco inclini al rispetto delle regole della civile convivenza; in capo agli stessi sono emersi convergenti, concordanti e gravi indizi di reità.  
Sono questi i motivi che hanno scaturito l’odierno provvedimento.   
ZAMFIR Florin Iulian, a conclusione dell’attività investigativa ed espletate tutte le formalità di rito è stato tradotto la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria con la prescrizione di non comunicare con persone diverse da quelle con cui convivono. LACATUS Ionut è stato raggiunto dal provvedimento direttamente presso la casa circondariale di Termini Imerese dove era ristretto per analogo fatto – reato.
Per doverosa notizia occorre precisare che nel corso dell’indagine, il 21.03.2014, gli uomini della benemerita piazzese avevano già stato tratto in arresto un altro cittadino rumeno, GINGA Gabriel, che sta attualmente patteggiando la pena e che nel furto a lui contestato avrebbe quindi agito in concorso con altri degli odierni indagati. 
All’esecuzione dei provvedimenti hanno preso parte venti Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina.


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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