sabato 22 agosto 2015

Adesso tutti vogliono rimanere con Enna. Anche l'area Renzi

È necessario evitare che Piazza Armerina esca dal costituendo Libero Consorzio di Enna-Aree Interne. Credo sia necessario lanciare un appello a tutti i sindaci dei comuni, ai consiglieri comunali, alle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, a tutti i partiti e alle tutte le associazioni sociali, politiche e culturali della provincia per assumere un'iniziativa politica forte e condivisa per invitare gli amministratori e i cittadini di Piazza Armerina a farsi carico e a rafforzare il percorso comune a tutela del territorio di chi vive le identiche problematiche e le stesse sorti delle aree interne della Sicilia.
Non e' in gioco la "supremazia" di questa o quella citta' su un'altra ma la difesa comune di interessi condivisi e la capacita' di essere protagonisti ascoltati a Palermo e a Roma senza passare da terzi. Ne va del futuro delle aree interne della Sicilia e della loro capacita' di attrarre investimenti, attenzione politica e mediatica e specialmente opportunità' occupazionali. Invece che dividersi, occorre rafforzare il significato simbolico e l omogeneità' di un territorio che per storia e appartenenza e' molto piu' vasto di quello che era la vecchia provincia di Enna e che puo' diventare davvero attrattore di nuovi interessi e di altre realta' comunali che vivono gli stessi problemi sempre piu' distanti e inascoltati a Palermo come a Roma. Se si ha davvero a cuore il futuro di chi vive al centro della Sicilia, non si puo' abbandonare Piazza Armerina e quello che rappresenta per storia, cultura e tradizione a se stessa, cosi come Piazza Armerina ha bisogno di legami forti che la vedano protagonista e artefice principale del proprio futuro e non semplice comparsa di un'area seppure piu' vasta, ma proprio per questo distante e lontana dagli interessi di chi vive e lavora nelle aree interne della Sicilia.

Angelo Argento
Coord. Prov. PD Area Renzi Enna









Inviato da iPhone di Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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