Ai Consiglieri Comunali di
Piazza Armerina
Mentre in tutto il Mondo si è ben capito che nell'era della globalizzazione bisogna correre per sfruttare le occasioni, e che la crisi economica si supera con l'azione, in questa Terra – la Regione Siciliana – alcuni ritengono che occorra ancora "posticipare e riflettere".
E si posticipa a tal punto il da farsi che abbiamo restituito un bel po' di fondi europei o, ancora, che la SP4 sia ancora non agibile, per dirne solo due.
Due anni - era il 2013 - sono passati da quando è stata votata all'Assemblea Regionale la prima legge che è intervenuta sulle Provincie siciliane e poi, tra una seduta deserta e l'altra, nel 2014 è stata votata una legge, la n. 8 del 2014, ritenuta sbagliata e poi, oggi, nel 2015 un'altra che secondo alcuni è ancora sbagliata perché indurrebbe a scelte sbagliate.
Nel mentre i lavoratori delle ex provincie non dormono la notte per il loro futuro incerto, nel mentre le strade crollano ed il territorio è un disastro, i servizi languono, il turismo ci abbandona.
Noi non vogliamo che venga perso più tempo! Anzi pretendiamo che si corra per recuperare il tempo passato a tergiversare. Vogliamo che si definisca la questione dei liberi consorzi perché chi ne sarà capace dovrà immediatamente muoversi per costruire il futuro, a prescindere da dove ci si troverà.
La politica dell'immobilismo non ci è propria e non fa bene all'economia e se, invece, appartiene a qualcun altro, è un bene che lo abbia fatto capire a tutti (ma noi lo avevamo già capito): i cittadini ne terranno conto al momento opportuno.
Ci sia concesso di cogliere l'occasione per replicare in merito all'accusa di essere "una minoranza rumorosa, che usa argomenti demagogici e populisti e informa male i cittadini" o "bocca di pochi esaltati e sprovveduti" ricordando che:
• proprio per informare bene i cittadini abbiamo organizzato vari eventi, tra cui un convegno aperto a tutti, anche a coloro i quali, oggi, chiedono di ridiscutere non avendo partecipato;
• noi trenini o tricicli non ne abbiamo mai proposti, neanche bambole. Semmai parliamo di agricoltura fatta con le zappe, di turismo fatto con proprie idee e con una SP 4 agibile, di economia fatta con il propri soldi;
• per quanto riguarda i numeri, ricordiamo che portiamo la voce di coloro che hanno espresso con referendum ben 4481 SI al cambiamento (che rappresenta il 98% circa dei votanti).
Altri, sull'onda prodotta da altri venti, hanno avuto in questa Città appena 1155 voti – difficilmente riconfermabili – e altri ancora solo 513 (rappresentando appena il 3,98% dei votanti) e non eleggendo neppure un consigliere.
Ma chi rappresentano costoro che parlano?
Signori Consiglieri Comunali non permettete che vinca l'immobilismo, lo stesso immobilismo che blocca la Regione Siciliana e che fa i danni che tutti conosciamo e che paghiamo ogni giorno.
Signori Consiglieri Comunali non ascoltate la voce di chi ha ricoperto cariche pubbliche di alto rilievo e non ha cavato un ragno dal buco.
Signori Consiglieri Comunali dobbiamo sapere subito con chi interloquire, se con Catania o con Enna, perché entro dicembre ci saranno le elezioni dei vertici dei nuovi organismi. (O forse chi chiede di perdere tempo non ha bisogno di interloquire con alcuno perché gli accordi se li è già fatti? Qualche giorno fa sulla stampa si è fatto riferimento a qualche sedia. È un caso?)
Quindi, a nome dei 4481 SI al cambiamento, Vi chiediamo di non perdere altro tempo e di sciogliere subito il nodo nel rispetto della volontà popolare.
Ringraziamo e porgiamo cordiali saluti.
Comitato Pro referendum (Murella) – Comitato Nobile Quartiere Monte (Rausa) - Comitato Quartiere Castellina (Di Seri) Centro Diurno per Anziani (Germanà) – Comitato Pro Chiello (Rovetto) –
Associazione Karol Wojtyla (Flores)
Inviato da iPhone di Agostino Sella