giovedì 10 settembre 2015

Miroddi: uniti per l'adesione all'area metropolitana di Catania. Dichiarazioni di Miroddi, Alberghina, Murella, Curcuraci


Tutti uniti per aderire all’area metropolitana di Catania. E’ questo il messaggio che il sindaco di Piazza Armerina ha voluto dare convocando una conferenza stampa in cui erano presenti gli assessori ed i consiglieri della sua amministrazione e i principali supporter politici della giunta Miroddi tra cui l’avvocato Sinuè Curcuraci. Presente anche qualche consigliere comunale, non perfettamente organico alla giunta, ma a favore dell’area metropolitana tra come Laura Saffila. Corposa la presenza del comitato dei cittadini guidato da Salvatore Murella vero e proprio motore della campagna pro-Catania.
Ecco alcune dichiarazioni.

Miroddi: “Qualcuno vuol far passare che l’adesione all’area metropolitana di Catania sarebbe un passo indietro. Niente di più falso. Passiamo da una provincia con 150 abitanti ad un’area metropolitana con 1 milione e trecentomila cittadini in cui la nostra città avrebbe un ruolo di primo piano. Solo in termini di risorse economiche questo significherebbe maggiori trasferimenti alla nostra città rispetto a quelli che abbiamo attualmente"
Alberghina: “La cosa che più mi fa pensare è che tutta la vecchia politica piazzese, i politici di lungo corso, quelli che hanno orticelli ancora da coltivare sono tutti per rimanere con Enna. Questo è significativo. Se Piazza vuole rimanere com’è o peggiorare ancora allora rimanga con la provincia di Enna, altrimenti passi con l’area metropolitana catanese”.
Murella: “Aderire all’area metropolitana di Catania significa allargare gli orizzonti. Significa non lasciare passare il treno della storia che potrebbe dare un futuro migliore ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Da decenni aspettiamo questo momento e sono sicuro che centinaia di piazzesi il giorno del consiglio comunale saranno in piazza Garibaldi a tifare per Catania”.
Curcuraci: “Area Popolare ed i suoi consiglieri comunale, Marzullo e Lentini, hanno deciso di seguire l’intenzione del popolo che con il referendum ha votato per l’adesione a Catania. Abbiamo cancellato le perplessità che avevamo in virtù di un voto popolare che spazza via ogni dubbio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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