Piazza Armerina. “Adesso basta, mettiamo fine a questo balletto. Siamo noi a dettare le condizioni e non il sindaco. O Prestifilippo ci sta o se ne va a casa”. Michelangelo Trebastoni (nella foto), consigliere comunale del Mpa, prende una netta posizione sulla questione dell’amministrazione comunale “Il sindaco – dice Trebastoni - se vuole rilanciare lo stato di “sonno” in cui si trova la città è tenuto a dare una svolta alla sua politica. Innanzi tutto deve immediatamente dimettersi da vice presidente dell’Ato. La sua nomina è la dimostrazione di come sia sua abitudine fare accordi sottobanco con la sinistra. E’ questo – continua Trebastoni - un vizio pessimo in politica. Prestifilippo, purtroppo ci ha abituato a questi “inciuci” trasversali”. “Poi l’esponente “lombardiano” punta l’attenzione sull’aspetto amministrativo. “Prestifilippo – dice Trebastoni – deve subito proporre al nostro partito un programma di fine legislatura, azzerare la giunta, e operare una ricomposizione equilibrata della giunta tra le forze del centro destra che veda la presenza dell’Udc e di AN. Ma non finisce qui – dice ancora con forza Trebastoni – all’Mpa devono essere affidati tre assessorati in settori importanti della pubblica amministrazione e la “vicesindacatura” che deve essere tolta a Forza Italia. Piazza è l’unico caso in Italia dove un partito ha il sindaco ed il vice sindaco”. Insomma, pare che quello del movimento lombardiano, sia un vero e proprio “out out” a Prestifilippo. Peraltro Trebastoni sottolinea poi come le sue parole siano condivise dai massimi vertici del Movimento per l’Autonomia “a scanso di equivoci e di strumentalizzazioni purtroppo frequenti in questa città – dice Trebastoni – voglio sottolineare come quello che dico è stato concordato i massimi vertici del Movimento per l’Autonomia in provincia di Enna, ossia l’assessore Paolo Colianni ed il segretario Giorgio Bruno”. Il consigliere piazzese, poi chiude il suo intervento con un accorato appello all’unità. “Il movimento per l’autonomia è oggi l’unica cosa veramente nuova della politica in Sicilia e nella nostra città. E’ chiaro che la linea di cui ho parlato, che abbiamo tutti condiviso con i dirigenti, è la linea del partito. Chiunque di noi consiglieri comunali, me compreso, faccia fughe in avanti o vada a trattare per conto proprio si dichiarerà automaticamente fuori dal partito”. Le posizioni del Mpa dovrebbero essere un invito a nozze per la sinistra che però non trova l’accordo sulle modalità di come portare in aula la mozione di sfiducia.
Agostino Sella
Agostino Sella