martedì 6 novembre 2007

La Delia risponde a Cammarata. I soldi presi per il 1° maggio dal comune erano legittimi

Piazza Armerina. Francesco La Delia (nella foto) segretario della sinistra giovanile, non ci sta e risponde all’attacco del consigliere comunale Nino Cammarata che lo aveva trovato con “le mani nella marmellata” accusandolo di aver accettato un contributo dall’amministrazione di centro destra per l’organizzazione del concerto del primo maggio tradizionalmente di centro sinistra. “In merito all’attacco al mio partito dal consigliere Cammarata - dice La Delia – per il concerto organizzato il primo maggio in piazza Boris Giuliano voglio ricordare che i 2.500 Euro sono serviti per l’organizzazione di una manifestazione che non era un concerto partitico né a livello locale né a quello nazionale, ma un concerto fatto per festeggiare la festa dei lavoratori. In particolar modo – continua il giovane La Delia – a Piazza Armerina è stato organizzato negli ultimi 2 anni dal mio gruppo per dare la possibilità ai giovani piazzesi e ai giovani dei paesi limitrofi di passare una serata piacevole e “diversa”. Per questo non vedo il motivo – continua La Delia – perché in una festa come quella del primo maggio ci debbano essere per forza militanti di partito. Invece sono stati invitati i rappresentati provinciali dei maggiori sindacati quali CGIL, CISL e UIL i quali hanno rilasciato un comunicato congiunto che abbiamo letto durante il concerto. È vero – continua La Delia - lo spettacolo è stato organizzato dalla Sinistra Giovanile, ma nessun logo politico compare nel manifesto, solo quello del comune, che ci ha finanziato con contributi che non venivano dalla parte di bilancio relativa alle politiche giovanili, il logo della provincia e i tre loghi dei sindacati. Inoltre – conclude il segretario della Sinistra Giovanile - i gruppi che si sono esibiti in questi due anni, non fanno parte dello schieramento politico del mio partito se non in piccola minoranza. Infine – dice La Delia - chiedo al consigliere Cammarata e al suo partito di aprire un dialogo tra i giovani del centro sinistra e quelli del centro destra, perché l’intento di tutti noi giovani è portare avanti la nostra città e cercare di cambiare questa classe politica che molto spesso ci delude”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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