Piazza Armerina. Prestifilippo si dimette dall'Ato e spiazza l'Mpa. Le inaspettate dimissioni rimescolano le carte in tavola sulla questione della sfiducia. Il primo cittadino ha, con questo atto, spiazzato tutti e messo in difficoltà soprattutto l’Mpa, che con forza gli aveva chiesto di abbandonare la poltrona della società d’ambito. Adesso, i consiglieri che nel movimento di Lombardo non vedono di buon occhio la sfiducia, come Scollo, Lo Verme e Volturo, hanno carne al fuoco portare avanti le loro istanze dentro il partito. Rimane ancora aperta la questione della giunta, dove pare che Prestifilippo, non cede alle richieste della corazzata lombardiana che da sola conta ben 6 consiglieri comunali, un numero maggiore di quelli che ufficialmente stanno dalla parte del sindaco. Intanto duello a distanza è tra il deputato piazzese Carmelo Tumino e l’assessore regionale Paolo Colianni leader dell’Mpa ennese. Ieri Tumino aveva detto che toccava all’Mpa firmare per primo la mozione di sfiducia. “Se il centro sinistra – dice Colianni – si vuole tirare indietro dalla mozione di sfiducia dopo quello che ha fatto ed ha detto lo deve spiegare alla gente. Cerchi invece di essere coerente con il suo percorso politico. Noi un percorso c’è l’abbiamo. Abbiamo interrotto il tavolo di centro destra quando Prestifilippo ha avuto la vice presidenza dell’Ato. Poi abbiamo chiesto un programma di fine legislatura ed un vice sindaco e due assessorati. Ricordo – continua Colianni – che non si tratta di manuale Cancelli perché altrimenti dovevamo chiedere molto di più considerato che l’Mpa ha 6 consiglieri comunali. Poi – continua l’assessore alla Famiglia – vorrei sottolineare che tutti consiglieri del Mpa sono uniti dal progetto ed io che sono il leader della provincia di Enna sono il garante delle loro posizioni. Venerdì avremo una assemblea in cui parleremo della questione e decideremo con tutti i consiglieri comunali. Certo di fronte all’antipolitica di Prestifilippo, avremo le mani libere”. Tumino, da parte sua, cerca di chiarire la sua posizione. “La sfiducia – dice Tumino - è un atto che a questo punto deve andare in aula. Con l’Mpa c’è un percorso parallelo. Dobbiamo percorrere insieme una strada senza che nessuno stia davanti all’altro. Poi la sfiducia arriverà in aula dove si vedrà se passerà oppure no”.
Agostino Sella