Piazza Armerina. “L’università è stata tradita a seguito di una indegna gazzarra organizzata da uno sparuto gruppo di giovani istigati da “cattivi maestri”. Il vescovo della diocesi piazzese, Michele Pennisi membro della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università della CEI, prende carta e penne ed interviene con parole forti sulla querelle legata alla visita di Benedetto XVI all’università romana della Sapienza. “La visita di Papa Benedetto XVI°, che era stato invitato a presenziare all’inaugurazione all’Università la Sapienza, fondata per volontà di un Papa, è stata annullata – dice Pennisi - in seguito alla indegna gazzarra organizzata da uno sparuto gruppo di giovani contestatori istigati da alcuni "cattivi maestri" come li ha definiti il rettore dell’Ateneo, che si sono trasformati in apprendisti stregoni. Costoro, in nome di una falsa concezione ideologica della scienza di stampo ottocentesco, hanno imbastito un processo al pensiero di Benedetto XVI° basato sul fanatismo e sul pregiudizio frutto di miopia culturale. Con la loro intolleranza antidemocratica – continua il Vescovo - hanno dimostrato lo stato di desolazione presente in alcune università e la debolezza culturale di certi laicisti che hanno paura del confronto. Si tratta di un evento grave, anche se non isolato, che crea un precedente pericoloso per il dialogo fra cattolici e laici all’interno dell’università, in quanto tende ad alzare barriere che rendano inconciliabili la fede e ragione, la scienza e l’etica e a relegare i cattolici dentro le sagrestie. Aver impedito al Papa teologo di parlare è stato una atto di arroganza che è contro la libertà di tutti ed è sintomo di un vuoto culturale inquietante, proprio mentre l’Europa dedica l’anno 2008 al dialogo interculturale”. Poi il vescovo manifesta la solidarietà al Pontefice “In consonanza con la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana esprimo a nome della comunità diocesana la nostra affettuosa e incondizionata vicinanza a Benedetto XVI ,difensore della ragione a partire dalla fede. Questo gravissimo episodio – continua il Vescovo - deve essere l’occasione per riflettere sulla funzione educativa dell’Università, che mediante l’opera dei docenti e la responsabile partecipazione degli studenti, possa recuperare la tensione a ricercare e a insegnare nella prospettiva di un servizio a tutto l'uomo e a tutti gli uomini. Questo tristissimo episodio – conclude Pennisi - che ha fatto fare una pessima figura non solo al più antico Ateneo romano ma anche a tutta l’Italia, deve spinge ancora di più i cattolici italiani a continuare l’impegno sereno e fermo della fede amica della ragione, in dialogo con i tanti laici disponibili all’ascolto e al confronto reciproco”
Agostino Sella
Agostino Sella