PALERMO (Reuters) - I giudici del Tribunale di Palermo hanno condannato a 5 anni di reclusione il presidente della regione Sicilia Salvatore Cuffaro nel processo sulla presunta infiltrazione di alcune "talpe" nella Direzione distrettuale antimafia (Dda) del capoluogo siciliano.
Cuffaro, presente in aula, è stato condannato per i reati di favoreggiamento, ma senza l'aggravante della mafia e per violazione del segreto istruttorio, secondo il dispositivo della sentenza letto in aula dal presidente del collegio.
Cuffaro è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.
"Da domani alle 8.torno a lavorare a pieno regime per la Sicilia". Questo il primo commento a caldo di Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Siciliana, dopo la lettura della sentenza che lo ha condannato a 5 anni ma senza l'aggravante di aver favorito Cosa nostra. "Il mio pensiero - precisa Cuffaro - è quello che mi sento un pò più confortato, perché sapevo che non ero colluso con la mafia" e questa sentenza "da stasera chiarisce che non ho favorito la mafia". Cuffaro, infine, annuncia "Ricorreremo in appello per i residui dei capi d'accusa rimasti pendenti".
Cuffaro, presente in aula, è stato condannato per i reati di favoreggiamento, ma senza l'aggravante della mafia e per violazione del segreto istruttorio, secondo il dispositivo della sentenza letto in aula dal presidente del collegio.
Cuffaro è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.