Piazza Armerina. Giorni frenetici nel nuovo partito democratico piazzese. Domenica, alle 19, il comitato promotore del partito ha indetto una assemblea pubblica invitando i 918 votanti delle primarie del 14 ottobre che il 27 gennaio dovranno ritornare alle urne per eleggere i quadri che nomineranno il nuovo segretario. In vista dell’incontro, in queste ore, continue riunioni si stanno succedendo tra le componenti del variegato partito, quella legata a Rosi Bindi, quella che fa riferimento a Letta e quella che fa capo a Veltroni. Oggi, peraltro, si incontreranno i delegati regionali Daniele La Delia, Tina Calioto, Carla Calcagno, Ethel Consiglio e Ranieri Ferrara per trovare dei punti di incontro. Quasi tutte le riunioni hanno come oggetto l’individuazione del nuovo segretario. In dirittura d’arrivo pare un accordo tra l’area Bindi, guidata da Daniele La Delia, che alcuni vedono come segretario, e quella Letta dell’onorevole Tumino, che dovrebbero presentare una unica proposta, quella cioè, di confluire su una lista unitaria per evitare divisioni. Ieri bindiani e lettiani si sono visti per preparare un progetto comune. Domani alle 19 è invece la volta dei veltroniani che si preparano, anche loro, a presentare una proposta. L’area che fa riferimento al sindaco di Roma è quella che nelle primarie del 14 ottobre ha avuto il maggior numero di consensi, circa il 62%. Nell’area, a cui appartengono i tre consiglieri comunali provenienti dai DS, non tutti, però, la pensano allo stesso modo. C’è chi non disdegnerebbe la presentazione di liste autonome dalle altre aree, che chi, invece, vorrebbe una lista unitaria con i bindiani ed i lettiani. In verità, tutta la partita si gioca sul nome del segretario, che alcuni vorrebbero che si indicasse prima delle primarie del 27 gennaio. A questo proposito si toglie qualche sassolino dalle scarpe Giuseppe Venezia, consigliere comunale della Quercia che pare su una linea diversa dagli ex compagni di partito, Ferrara, Ribilotta e Capizzi. Dice Venezia: “occorre una figura di segretario che non abbia ricoperto ruoli politici per dare un concreto segnale di rinnovamento. Ci vuole un candidato che rappresenti l’unitarietà e che potrebbe anche provenire dalla società civile”. Sulla linea di Venezia potrebbero esserci altri “veltroniani” come l’ex segretario Bonaventura e l’ex assessore Enzo Giusto. La posizione di Venezia e compagni non è condivisa da tutta l’area veltroniana dove si profila un accordo che dovrebbe spiazzare molti tra l’ex sindaco della Margherita, Ivan Velardita, i consiglieri Ribilotta, Ferrara e Capizzi e un parte del gruppo dirigente proviene dall’ex Quercia.
Agostino Sella
Agostino Sella