sabato 28 giugno 2008

Prestifilippo risponde a Bonanno per il pane

Piazza Armerina. “Il presidente della confesercenti Totò Bonanno probabilmente non conosce le normative relative ai panifici”. Il presidente provinciale della Confcommercio, Maurizio Prestifilippo, risponde così al leader del sindacato della Confesercenti che ieri aveva sferrato un duro attacco contro i panificatori, rei di non fornire pane la domenica dopo le 11 ai cittadini piazzesi. “Bonanno – dice Prestifilippo che si spoglia dai suoi panni di amministratore per indossare quelli di leader sindacale – dovrebbe sapere che la domenica sono senza pane tutte le famiglie d’Italia. Invece a Piazza Armerina grazie ad un accordo promosso dalla Cna e dalla Confcommercio sono stati realizzati dei turni domenicali che garantiscono, grazia al fatto che siamo un città turistica, l’apertura tutte le domeniche a turno di una macelleria, un panificio ed un negozio di generi alimentari. Non è vero – dice ancora Prestifilippo - che a Piazza Armerina la domenica i panifici rimangono aperti fino alle 11. Può succedere, invece, che il panificio esaurisce il pane prima delle 11 e, non avendo niente da fare, chiude bottega. Se i cittadini la domenica vogliono il pane fresco possono recarsi ad acquistarlo nelle prime ore della mattina. Se qualcuno a tarda ora trova solo il pane che costa di più succede perché gli altri tipi di pane sono esauriti ed un panificatore, per ovvi motivi economici, non può fare il pane alle 11 della domenica. In ogni caso non può essere generalizzato ciò che potrebbe essere capitato ad un panificio a tutti i panificatori della città che svolgono un ottimo servizio alla cittadinanza. Peraltro – dice ancora l’ex sindaco – la domenica i panifici vanno incontro al raddoppio dei costi di produzione ed i ricavati del pane posto in vendita, a volte, non bastano neanche a coprire i costi di producione”. Prestifilippo conclude con una sferzata al sindacato di Bonanno. “L’autogol di Totò Bonanno evidenzia come la Confesercenti sia assolutamente lontana dai problemi degli operatori economici”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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