giovedì 21 agosto 2008

Camerino e il sindaco

Piazza Armerina. Continua la lotta tra il sindaco ed il disoccupato. Giuseppe Camerino, che l’altro ieri ha desistito dalla sua protesta per la richiesta di un posto di lavoro a tempo dice “il sindaco mi promesso un lavoro di due anni. Per questo sono sceso dal tetto”. Il sindaco, Carmelo Nigrelli, invece dice “non è vero nulla. La lettera che ho inviato è chiarissima. Giuseppe Camerino potrà essere inserito nei programmi dei servizi sociali del comune, come del resto né potranno fare parte tutti gli altri disoccupati della città che ne hanno uguale diritto”. Ecco cosa dice una lettera di Camerino “Potevo resistere anche mesi sul tetto – dice il disoccupato - ma il sindaco Nigrelli ha fatto arrivare sul tetto un documento con il quale dichiara che sarà stipulato un contratto di lavoro biennale. Tale documento può essere utilizzato in via giudiziaria nel caso il Sindaco non mantenga l'impegno”. Ma le lettera del sindaco rivolta a Camerino è chiara e dice “dato il suo profilo professionale, in questo ambito sarà possibile inserirla nel primo gruppo di lavoratori che, nel prossimo mese di settembre, saranno avviati alle attività previste nelle schede del piano di zona, o in alternativa, nel programma di risanamento economico e sociale cofinanziato dalla regione che peraltro – continua la lettera del sindaco rivolta a Camerino – le è stato illustrato negli uffici dei servizi sociali”. Insomma, secondo la lettera del sindaco al disoccupato, Camerino sarà inserito nei piani di zona. “Prima della protesta ho incontrato Camerino – dice l’assessore ai servizi sociali Lina Grillo – è gli ho spiegato quali sono le opportunità per i disoccupati. Da allora non è cambiato nulla. Ha gli stessi diritti che aveva prima della protesta partecipando ai piani di zona”. Ma in città infiamma la polemica. “Anch’io sono disoccupato – dice un disoccupato – ma non mi sogno di andare sul tetto a protestare. Se lo facessero gli oltre 3000 disoccupati della città tutti i tetti sarebbero pieni di gente. Eppoi il comune non è un ufficio di collocamento. Può solo dare nuove opportunità”. Camerino nella sua lettera, sottolinea poi altre cose: “il sottoscritto non ha mai ricevuto espulsione ne da parte degli organi nazionali del Partito comunista dei lavoratori e ne da parte del sindacato dei Cobas. Mi sono dimesso prima di salire sul tetto per non imbarazzare il coordinatore Luigi Bascetta, ma non ha mai ricevuto alcuna espulsione. Poi – continua Camerino - vorrei aggiungere anche che certi gesti come quello in qui mi sono trovato io li sconsiglio tassativamente perchè non può essere che tutti i disoccupati si mettano in pericolo!”

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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