martedì 21 ottobre 2008

Emergency per il Darfur

Piazza Armerina.  “Tutti in piazza per il Darfur”. E’ lo slogan coniato dai i volontari di Emergency che oggi coordinati da Piero Lo Bartolo domenica scorsa in piazza Generale Cascino hanno raccolto fondi per la costruzione di un centro pediatrico nella regione del Darfur in Sudan. L’iniziativa è di carattere nazionale. Infatti, nella stessa giornata, si raccoglieranno fondo per lo stesso scopo in più di 200 piazze italiane per incontrare i sostenitori dell’associazione e illustrare loro la nuova campagna “Un Centro pediatrico in Darfur. La nostra idea di pace.” In particolare – durante la giornata - si presenterà la nascita di un nuovo Centro pediatrico in Darfur che sarà costruito a Nyala, capitale del Sud Darfur, grazie alle donazioni effettuate con sms solidale. Il centro offrirà assistenza sanitaria qualificata e gratuita 24 ore su 24 ai bambini fino ai 14 anni di età e dove sarà attivo anche un ambulatorio per lo screening dei pazienti cardiopatici da trasferire al centro Salam a Khartoum. “Tutti i fondi – dice Piero Lo Bartolo rappresentante dell’associazione di Gino Strada - che si raccoglieranno con l’invio di sms solidali al numero 48587 saranno utilizzati per l’avvio dei lavori di scavo e costruzione del centro in Darfur. Sarà ovviamente – dice ancora Lo Bartolo - anche l’occasione per aggiornare i sostenitori su gli altri progetti che Ermergecy gestisce in Cambogia, Afganistan, Sierra Leone, Iraq, Italia, Nicaragua, Repubblica Centrafricana e Sudan. Domenica 19 ottobre TuttinPiazza! Sarà una giornata utile a far conoscere “la nostra idea di pace”. Poi Lo Bartolo parla del centro in costruzione “Nyala, la città in cui si costruirà il centro, è abitata da oltre un milione e mezzo di persone, in larga parte profughi in fuga dalla guerra accampati nei 7 campi sorti nei sobborghi della città. Emergency costruirà proprio a Nyala, capitale del Sud Darfur, un Centro pediatrico e cardiologico che possa assistere i bambini che vivono in città o nei numerosi campi profughi che la circondano, ma anche fungere da centro di riferimento cardiologico per l'intera regione del Darfur. La struttura – conclude Lo Bartolo - aperta ventiquattro ore su ventiquattro, offrirà cure mediche di base ai bambini fino a 14 anni, programmi di immunizzazione, attività di educazione igienico-sanitaria”.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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