sabato 8 novembre 2008

Ancora Mattia sui cantieri di servizio

Piazza Armerina. «E' stato approvato il provvedimento che finanzia i cantieri di servizio. Checchè ne dica Carmelo Nigrelli». Giuseppe Mattia, replica così al sindaco piazzese Nigrelli con una nota pervenuta alle 14.15 di ieri, un'ora dopo dell'approvazione all'ars dell'emendamento sui cantieri di servizio.
«Tutto - si legge nella nota - si è risolto dopo che il presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo ha dato l'ok alla commissione competente. Nella manovra non è stato messo l'emendamento che costringeva i comuni a mettere il proprio 20 per cento per finanziare il capitolo. Inoltre non avverrà nessuna restrizione sulla regolamentazione dei fruitori dei cantieri di servizio. Prossimamente ci sarà un incontro tra la regione ed i sindaci per la programmazione del 2009 dove verranno verificate le nuove regole dei cantieri di servizio che mirano a tutelare le famiglie che hanno veramente bisogno con una seria razionalizzazione ed ottimizzazione dei servizi».
«Mi stupisce - si legge ancora nella nota - l'inopportunità dell'intervento del sindaco Nigrelli su una mia semplice comunicazione di quello che avveniva all'Ars in merito all'argomento dei cantieri di servizio. Sono netti segnali di nervosismo causati dal fatto che non riesce a dare risposte rassicuranti alla propria città. Cerca di guidare una campagna denigratoria contro l'Mpa per nascondere le proprie inefficenze. In questo periodo, il partito di cui sono segretario, si limita ad una opposizione morbida solo per non distogliere la cittadinanza dal problema dell'ospedale Chiello dove serve la massima unità e compattezza».
Nella nota di Mattia si legge anche la dichiarazione dell'onorevole Paolo Colianni. «Esprimo notevole compiacimento per la soluzione della vicenda legata ai 1800 lavoratori dei cantieri di servizio. Questa è stata una operazione spinta dai deputati ennesi e condivisa dal presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo». Infine Mattia conclude: «La politica provinciale tutta unita ha l'obbligo morale di tutelare questa fascia sociale in difficoltà ma che allo stesso tempo ha dato tantissimo ai propri comuni andando a tamponare falle della propria pianta organica con il proprio impegno e lavoro. Spesso i comuni tengono in piedi interi servizi e settori grazie a questi lavoratori».
Ago. sel.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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