domenica 21 dicembre 2008

L'associazione Notarbartolo chiede l'annullamento del concorso di ragioniere capo

AL SIG. SINDACO
DEL COMUNE DI PIAZZA ARMERINA
Prof. Carmelo Nigrelli

ALLA RESPONSABILE
DEL SERVIZIO GESTIONE RISORSE UMANE
Sig. ra M. Assunta Parlascino
SEDE

e. p. c.

AL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
CORSO VITTORIO EMANUALE N. 116
00198-ROMA

ALL’ASSESSORATO REGIONALE
DEL LAVORO DELLA PREVIDENZA SOCIALE,
DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL’EMIGRAZIONE
VIA IMPERATORE FEDERICO N. 70/B
90143-PALERMO

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DI PIAZZA ARMERINA
DOTT. CALOGERO CENTONZE


Oggetto: richiesta di annullamento in autotutela del bando di concorso per titoli ed esami a n. 1 posto di ragioniere capo, bandito nella G. U. R. S. n. 18 del 28/11/2008.

La sottoscritta, Alessia Di Giorgio, in qualità di Presidente dell’Associazione antimafia armerina “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”, con sede a Piazza Armerina in via Libero Grassi n. 63, con la presente, in rappresentanza dei cittadini che sottoscrivono la presente per presa visione in ogni sua parte e conferma, premesso che:
- in data 28/11/2008, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia n. 18 - Serie Concorsi ed esami, visionabile sul sito internet della Regione Sicilia (http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/concorsi/g08-18c.pdf), veniva bandito un concorso per la copertura di n. 1 posto di ragioniere capo del Comune di Piazza Armerina;
- nel bando di cui sopra, visionabile anche nel sito internet del Comune di Piazza Armerina (http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/NEW/index.ASP), fra i requisiti di partecipazione, oltre al doveroso elemento del possesso della Laurea in Economia e Commercio, venivano richiesti anche l’abilitazione all’esercizio della libera professione di dottore commercialista e soprattutto una non meglio precisata “….….esperienza, adeguatamente documentata, di direzione del Servizio Economico Finanziario per un periodo non inferiore a 3 anni, cumulabili, in Amministrazioni Pubbliche…”;
- ad avviso degli scriventi, desta qualche perplessità l’inserimento della necessità del possesso dell’abilitazione all’esercizio della libera professione di Dottore Commercialista, dal momento che la stessa non dovrebbe costituire un requisito di accesso alla procedura selettiva, ma semmai un titolo valutabile;
- ma se il requisito di cui al punto precedente può, tutto sommato, anche essere considerato ammissibile, in quanto trattasi di titolo conseguito mediante procedura selettiva, la stessa cosa non può dirsi, invece, dell’altro elemento richiesto dall’art. 2 del bando per l’ammissione al concorso, ossia la famigerata “….esperienza, adeguatamente documentata, di direzione del Servizio Economico Finanziario per un periodo non inferiore a 3 anni, cumulabili, in Amministrazioni Pubbliche…”;
- il requisito sopra indicato non è reso obbligatorio a pena di nullità da nessuna fonte normativa, e che pertanto sarebbe pienamente legittimo anche un bando che non l’avesse affatto previsto.
- l’inserimento nel bando una simile clausola, in un contesto nel quale sono previsti degli esami di idoneità per l’accesso alla figura professionale, rappresenta un indubbio sviamento della causa tipica del potere esercitato. Ed infatti, ove si consideri che l’esame di idoneità previsto negli artt. 8 e 9 dello stesso bando è finalizzato proprio ad accertare l’attitudine professionale dei candidati all’esame, è manifestamente assurdo richiedere a priori che questa capacità operativa sia anche documentata da una fantomatica “esperienza di direzione del Servizio Economico e Finanziario”.
- con una simile procedura selettiva, l’Amministrazione ha di fatto tolto alle decine di giovani in possesso degli altri requisiti la possibilità di partecipare, creando una procedura concorsuale per pochi eletti, rispetto alla quale è difficile che qualcuno possa ricorrere al TAR. Ed infatti, un ricorso al TAR richiederebbe, a giudizio degli scriventi, un preventivo gravame del bando, “lex specialis” del concorso, a fronte però di un costo elevato dell’impugnazione e a fronte, soprattutto, del rischio di incappare in quella parte della giurisprudenza amministrativa che talora ha avallato un simile operato, con la clausola di stile secondo cui “tutto quanto compiuto rientra nell’ambito della discrezionalità amministrativa…..”;
- nella fattispecie, peraltro, il fatto ancora più singolare non è il richiedere il possesso di una conoscenza operativa maturata sul piano pratico, ma ammettere che la stessa possa anche derivare, eventualmente, da un incarico fiduciario conseguito grazie ad una nomina politica. Questo fatto è di una gravità senza precedenti, e introduce il principio per cui il privilegio di un incarico derivante da una parte politica si traduce anche nel privilegio di possedere, in via esclusiva o quasi, un requisito di accesso ad una procedura selettiva; Di qui l’ingiusta discriminazione fra coloro che sono titolari di laurea ed abilitazione e non possiedono coperture politiche, e coloro che invece questi appoggi li hanno avuti, e magari eventualmente li hanno impiegati senza alcun merito amministrativo, lasciando anzi nel disastro economico gli enti pubblici che hanno diretto;
- si coglie l’occasione di ricordare che l’attuale Sindaco, allorché con la sua maggioranza di centrosinistra si insediò nella sala delle luci, promise che avrebbe fatto della questione morale uno dei suoi cavalli di battaglia della sua azione politica. Non c’è occasione migliore di questa per dare piena e concreta attuazione al mandato ricevuto dagli elettori;
Quanto premesso,
CHIEDE
L’annullamento in autotutela del bando di concorso, e la rettifica del meccanismo selettivo in guisa da consentire la più ampia partecipazione alla procedura concorsuale ed in maniera tale da costituire, nel pieno rispetto delle disposizioni normative vigenti, una commissione d’esame che possa accertare con piena imparzialità e competenza le attitudini professionali dei candidati all’esame.
Piazza Armerina, 16/12/2008.
Dott.ssa Alessia Di Giorgio
Associazione “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo”Per presa visione e conferma del documento


























precedente, che consta di n. 3 pagine:
Cognome e nome
Luogo di nascita
Data di nascita
firma

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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