Piazza Armerina. Eduardo Lotario, consigliere comunale del PD di Piazza Armerina e pediatra all’Ospedale Chiello per ben 37 anni, si è fatto promotore in questi giorni della richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario sulle sorti del nosocomio cittadino.
Consigliere Lotario, davvero il Chiello ormai è ad un passo dalla chiusura?
Purtroppo la situazione non è delle migliori. Il Chiello ha rappresentato per secoli il punto di riferimento eccellente per i problemi di salute dei cittadini di Piazza Armerina e non solo, ma oggi purtroppo si trova in una situazione di degrado avvilente, complici la latitanza e la reticenza dimostrate nei confronti della nostra città da parte del Direttore generale dell’Azienda sanitaria di Enna Dott. Baldari.
I vertici regionali però pongono l’attenzione sul fatto che i piccoli ospedali non sarebbero in grado di erogare servizi di qualità.
Su questo tema, mi permetta di dissentire. Non finirò mai infatti di ringraziare i miei colleghi cardiologi che riuscirono non solo a salvare la vita di mia madre, dimessa da un grande ospedale di “eccellenza” di Catania perché in fin di vita, ma anche a consentirle di vivere una vita quasi normale per altri 15 anni. Allo stesso tempo non posso dimenticare l’alto indice di gradimento da parte della cittadinanza per la Divisione che ho avuto l’onore di dirigere fino a due anni fa per oltre un decennio, ereditata in grande dai miei predecessori e che da quando sono andato in pensione ha subito tali tagli di personale e di risorse strumentali, da ridurla ad unità operativa semplice (cioè senza primario), al pari di tutte le altre unità operative dirette da primari andati in pensione e mai sostituiti. Così la gente è costretta ad emigrare in altri ospedali con una caduta verticale della umanizzazione dell’assistenza: gli ospedali delle città non riescono più a seguire i singoli pazienti come meritano e come previsto dagli obiettivi regionali in materia sanitaria.
Le istituzioni locali che ci rappresentano cosa hanno fatto finora?
Già da tempo l’Amministrazione comunale con in testa il Sindaco Nigrelli e il Consiglio comunale all’unisono hanno cercato di contrastare, assieme al comitato cittadino, l’opera di demolizione del sistema ospedale cominciata dal precedente Direttore generale e proseguita in maniera sistematica dal Direttore odierno, proponendo soluzioni percorribili e verbalizzate con la condivisione dell’Assessore regionale alla Sanità e del consulente regionale esperto su organizzazione ospedaliera.
Per questo ha richiesto una seduta di Consiglio comunale straordinario sul tema?
Si, e devo dire che ho trovato la condivisone unanime da parte dei miei colleghi consiglieri. E’ giunto il momento di dire basta all’orecchio da mercante posto in essere dalla Direzione generale dell’Azienda sanitaria di Enna e di agire tutti compatti, Consiglio ed Amministrazione comunale, cittadini, operatori della sanità, associazioni e sindacati, non solo per fare sentire la forza dell’unità, ma soprattutto per costringere la direzione generale ad attuare finalmente gli accordi già siglati e mai attuati.
Agostino Sella