domenica 22 marzo 2009

Giuseppe Sanalitro sulla strada provinciale 16

Gentile Agostino,
certo che il blog www.Agostinosella.it potrà dar il giusto risalto anche alla “scoperta” che di seguito rivelo, scrivo sollecitato da alcuni cittadini conoscenti.
E lo faccio iniziando col prender spunto da un comunicato che appena qualche mese fa l’Assessorato alle attività produttive e all'ambiente, con a capo il Vicesindaco Ribilotta, fece pervenire ai residenti delle contrade Bellia, Cannarozzo, e vicinorie.
Si faceva riferimento ad un’azione di bonifica e pulizia da rifiuti abusivi, portata avanti proprio grazie all’Assessorato, nelle aree adiacenti la S. P. (strada provinciale) n. 16 – come riportato sul messaggio –, ovvero la stradina che si muove, a nord del paese, dall’azienda Ferrara Ascensori in direzione del Supermercato Arena, passando per la pizzeria Rosa dei venti.
L’invito del messaggio era chiaro: dopo la bonifica, tra l’altro palesemente approssimativa – ma sono certo che l’Assessore non abbia avuto colpe in questo –, bisognava che i residenti giungessero, una volta per tutte, ad evitare qualsiasi abbandono di rifiuti ai lati della provinciale in questione, o comunque in quella parte di bosco Bellia che, davvero, spesso e volentieri è presa di mira da creature carenti del più minimo senso civico.
Ad ogni modo fu quell’azione di pulizia degna d’esser ricordata, pur nella sua unicità e limitatezza.
Ma la sorpresa che riporto riguarda espressamente la strada di cui si tratta.
Ebbene, pare, da quello che ho potuto apprendere da fonti certe ed ufficiali della provincia, che la S.P. n, 16, così chiamata, appunto, anche dal Ribilotta e, ad ogni modo, per anni sfacciatamente spacciata per provinciale “X” dal comune di Piazza Armerina, in realtà altro non sia che una strada interamente comunale!
Come a dire: alla faccia dei cittadini che pensandola provinciale sono stati lasciati fossilizzati in serie B pur avendone ripetutamente chiesto la manutenzione ed il controllo nel tempo.
“No, non spetta al comune. Deve occuparsene la provincia”, s’è sentito dire spesso. E di contro: “No, non è strada provinciale, deve prendersene cura il comune di Piazza”. Naturalmente due orecchie sorde.
Cosa comporta oggi la “scoperta”?
Di certo le contrade attraversate dalla carreggiata, logicamente, non tarderanno ad attendere dall’amministrazione comunale risposte, tutte quelle stesse attenzioni che non di rado altre vie sperdute nell’ampio territorio comunale hanno ricevuto e continuano a ricevere, grazie anche a certi interessi personali capaci di trovare consensi nella politica locale; questo si sa.
Oggi il percorso, battuto anche da atleti, lamenta un manto stradale in condizioni penose, assenza di una qualsiasi segnaletica, di illuminazione. Si presenta poi con veri e propri laghi da guadare nei periodi di piogge, piante di fico d’India e rovi che ne invadono ampiamente gli spazi.
Assente anche il più minimo controllo con conseguenti altri abusi. Oltre alla spazzatura si possono incontrare spesso grossi mezzi cingolati spadroneggiare sull’asfalto martoriato, tagli incontrollati di alberi nei lati boschivi.
Basterebbe una semplice e periodica manutenzione per riportare in serie A questa parte di territorio, tra l’altro, adiacente la cittadina.
E chissà, a questo punto, se parte dei fondi ottenibili per le calamità che hanno colpito il territorio piazzese quest’ultimo inverno non possano esser dirottati anche per lo scopo.
Pur risiedendo in altra provincia siciliana, ho notizie di un Sindaco molto attento e preciso, onesto.
Ancora grazie per l’eventuale divulgazione della notizia.

Giuseppe Sanalitro

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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