venerdì 28 agosto 2009

Tutta la zona circostante il teatro Garibaldi al buio. Protestano i residenti

“Non sappiamo più cosa fare e a chi rivolgerci, tutta la zona è al buio”. Questo il tono della protesta di molti cittadini che abitano la zona circostante il teatro Garibaldi. Via Teatro, Via Fuardo, Via Pietro Cagni, Via Salemi e a quanto ci viene dichiarato altre piccole viuzze della zona al tramonto del sole rimangono al buio. Sia la rete elettrica nuova non è stata allacciata e quel che peggio anche la rete elettrica vecchia pare che sia stata staccata lasciando una zona ad alta densità abitativa completamente al buio. “Le assicuro che la sera abbiamo anche un po’ di paura a percorrere queste piccole viuzze al buio totale” afferma un anziano che abbiamo incontrato nella via Teatro. “Questa è una zona” - afferma nel frattempo un cittadino residente della via citata - “abitata soprattutto da anziani e il terrore che la sera qualcuno possa farci del male e sempre davanti ai nostri occhi.” Una signora avendo percepito il problema che si discuteva esce dalla finestra e senza mezzi termini afferma “A chi dobbiamo rivolgerci per cercare di risolvere il problema? Facciamo appello all’amministrazione, ai consiglieri comunali, affinchè spendano il ruolo istituzionale che ricoprono per fare pressione a chi di competenza, alla società che gestisce la rete elettrica della città”. Le affermazioni sembrano incuriosire anche una giovane donna che aggiunge “la verità sa qual è che tutti se ne fregano della città, fanno grandi discussioni, vengono a chiederci voti, ci fanno sognare di trasformare la città nella valle dell’eden per poi perdersi in un bicchiere di acqua: nessuno è in grado di fare pressione a chi di competenza per risolvere i problemi reali che viviamo. Dobbiamo sopportare anche il buio e stare in pena per i nostri anziani cui qualcuno potrebbe fare loro del male”.
Foto in alto: Uno scorcio della via Teatro

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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