…..E la storia si ripete.
Se la politica dovesse consumarsi in questi termini, allora non vedo in che modo si possa andare incontro all’esigenze del cittadino. Ciò che è accaduto ieri sera lo definirei un civico consesso privo di storia politica da tramandare a chi dopo di noi.
Mi è sembrata una rivendicazione , rasente il personale , di un consigliere al quale sono venute a mancare delle agevolazioni a proprio uso e consumo.
Credo che la più grande manifestazione della nostra città, quale quella del palio, che raccoglie una fetta importante di turisti nei suoi 3 giorni di rappresentazione, debba essere equilibrata in ogni suo aspetto, anzi ritengo che dovrebbero essere rafforzati i suoi punti più deboli; e con questo non voglio e non mi sento di entrare nel merito della vicenda.
Più volte il consigliere Paternicò ha evidenziato che il resto del consiglio ignorasse il comportamento del cavallo:”voi siete ignoranti perché non capite niente di cavalli”. Forse ha ragione ma una cosa è certa:conosciamo bene il buon comportamento dell’uomo e come ci si comporta in aula consiliare o in qualsiasi altro contesto dove ci si rapporta con altre persone. Questo il consigliere Paternicò, devo prenderne atto, lo sconosce visto che, finito il suo intervento senza essere mai interrotto da alcuno, non ha fatto altro che interrompere puntualmente i chiarimenti dell’assessore Cimino, indisponendo anche all’ascolto e all’attenzione.
Caro consigliere Paternicò non ci si comporta così!!!.
Ma un altro fatto grave è accaduto in seno alla medesima seduta consiliare stato dato del “fascista”, da alcuni consiglieri dell’opposizione al nostro presidente del consiglio Calogero Centonze per non avere ridato la parola un’ennesima volta al consigliere Paternicò sul punto all’ordine del giorno. Il presidente ha solo applicato un regolamento secondo il quale uno dei suoi articoli recita che è possibile un’ intervento per consigliere su ogni punto inserito all’ordine del giorno.
Credo che il nostro presidente del consiglio, uomo stimato e competente umanamente, politicamente e professionalmente , il quale ha tutto il mio appoggio e la mia più profonda solidarietà su quanto è successo, meriti delle scuse da quanti lo abbiano ingiustamente accusato.
Infine concludo con una riflessione forse troppo ricca di ideali che sicuramente non guastano, per sperare in un paese migliore, da una politica lontana da interessi personali e con la voglia di crescere esponenzialmente in modo sempre più maturo e responsabile .
Se la politica dovesse consumarsi in questi termini, allora non vedo in che modo si possa andare incontro all’esigenze del cittadino. Ciò che è accaduto ieri sera lo definirei un civico consesso privo di storia politica da tramandare a chi dopo di noi.
Mi è sembrata una rivendicazione , rasente il personale , di un consigliere al quale sono venute a mancare delle agevolazioni a proprio uso e consumo.
Credo che la più grande manifestazione della nostra città, quale quella del palio, che raccoglie una fetta importante di turisti nei suoi 3 giorni di rappresentazione, debba essere equilibrata in ogni suo aspetto, anzi ritengo che dovrebbero essere rafforzati i suoi punti più deboli; e con questo non voglio e non mi sento di entrare nel merito della vicenda.
Più volte il consigliere Paternicò ha evidenziato che il resto del consiglio ignorasse il comportamento del cavallo:”voi siete ignoranti perché non capite niente di cavalli”. Forse ha ragione ma una cosa è certa:conosciamo bene il buon comportamento dell’uomo e come ci si comporta in aula consiliare o in qualsiasi altro contesto dove ci si rapporta con altre persone. Questo il consigliere Paternicò, devo prenderne atto, lo sconosce visto che, finito il suo intervento senza essere mai interrotto da alcuno, non ha fatto altro che interrompere puntualmente i chiarimenti dell’assessore Cimino, indisponendo anche all’ascolto e all’attenzione.
Caro consigliere Paternicò non ci si comporta così!!!.
Ma un altro fatto grave è accaduto in seno alla medesima seduta consiliare stato dato del “fascista”, da alcuni consiglieri dell’opposizione al nostro presidente del consiglio Calogero Centonze per non avere ridato la parola un’ennesima volta al consigliere Paternicò sul punto all’ordine del giorno. Il presidente ha solo applicato un regolamento secondo il quale uno dei suoi articoli recita che è possibile un’ intervento per consigliere su ogni punto inserito all’ordine del giorno.
Credo che il nostro presidente del consiglio, uomo stimato e competente umanamente, politicamente e professionalmente , il quale ha tutto il mio appoggio e la mia più profonda solidarietà su quanto è successo, meriti delle scuse da quanti lo abbiano ingiustamente accusato.
Infine concludo con una riflessione forse troppo ricca di ideali che sicuramente non guastano, per sperare in un paese migliore, da una politica lontana da interessi personali e con la voglia di crescere esponenzialmente in modo sempre più maturo e responsabile .
Calisto Luca Failla