domenica 27 dicembre 2009

"Il pesce baule" al teatro Garibaldi

Il 29 dicembre al teatro Garibaldi di Piazza Armerina si terrà la commedia " Il pesce baule," organizzata dalla comunità del SS.Crocifisso di Piazza Armerina. Riportiamo le impressioni del regista Filippo Marino che con notevole spirito di sacrificio, assieme a tutta la sua famiglia, ha portato avanti questa divertente opera teatrale tratta dalla "Rudens" di Plauto.
"Qualcuno mi ha chiesto di scrivere due righe su questa nostra esperienza teatrale.Il teatro………., è difficile trovare le parole per descrivere ciò che questa esperienza è stata.Quando abbiamo pensato a questo laboratorio, sapevo già a cosa andavo incontro: un percorso lungo, difficile, ma anche tanto divertente e ricco di umanità, un percorso capace di creare nuove amicizie e consolidarne altre, un percorso fatto di prove e riprove, di risate e di meraviglia, ma anche un percorso alla ricerca del silenzio, perché il teatro non è solo parola, ma è ascolto, è corpo, è movimento, è percezione, è sentire, è libertà!Paura? No, ma tanta emozione, perché andare in scena è condividere con gli amici ciò che questa esperienza è stata per tutti noi! Già tutti noi, un gruppo eccezionale prima di tutto perché mi hanno sopportato e poi perché hanno profuso un impegno straordinario anche quando questo ha comportato qualche rinuncia.Perché proprio il Pesce Baule? Perché in modo ironico mette in luce le debolezze degli uomini, ma anche le loro speranze per una vita migliore e più onesta, perché è necessario costruire, passo dopo passo, una realtà più bella e libera da ogni schiavitù!Ringraziamenti tanti, perché se questo progetto è stato realizzato è grazie alla forza della Comunità del SS. Crocifisso, dove ognuno mette gratuitamente ciò che ha, ma un grazie speciale a miei piccoli, Mario e Chiara, per la loro infinita pazienza!
Infine una semplice dedica: a Claudia!"  
Filippo Marino

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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