giovedì 17 dicembre 2009

Protestano i commercianti della via Lo Giudice contro il nuovo piano di viabilità: "Posti di lavoro a rischio e caduta verticale dei profitti"

Calo del profitto del 60%, rischio di licenziamento per almeno 4 persone e qualcuno paventa anche la possibilità di chiudere bottega. Continua la protesta dei commercianti della via Giacinto Lo Giudice che dicono no al cambiamento del senso di marcia imposto dall’amministrazione nella via in questione. Ieri la prevista riunione con l’assessore alla viabilità Lillo Cimino non ha sortito effetto alcuno e la protesta comincia ad assumere toni preoccupanti. L’assessore ha incaricato un tecnico del comune per analizzare i problemi posti dai commercianti e tentare di trovare una soluzione alternativa. L’arteria chiusa e utilizzata la mezza giornata della mattina per il mercato ortofrutticolo pone diversi problemi al nuovo piano di viabilità che sono all’esame del tecnico incaricato dall’assessore Cimino. Esclusa l’ipotesi del trasferimento del mercato quotidiano nella piazza Enrico Berlinguer come conferma l’assessore alla viabilità “Non abbiamo preso in considerazione l’ipotesi del trasferimento del mercato ortofrutticolo. Abbiamo in mente alcune modifiche che studieremo con il tecnico che ho incaricato insieme al comandante della Polizia Municipale Piero Viola. Sono fiducioso - continua Cimino - che troveremo, insieme ai commerciati della via Lo Giudice, una soluzione adeguata”. Ma nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione la protesta non sembra rientrare. “Se non cambia qualcosa – ci confessa uno dei titolari di un noto supermercato – sarò costretto a licenziare quattro persone. Purtroppo i cali di profitto sono drammatici. Da quando l’amministrazione ha messo in atto questo nuovo piano di viabilità abbiamo avuto delle perdite che si aggirano intorno al 60%.” Dello stesso tono le parole del proprietario del bar che si affaccia nella piazza Europa “Io ho già licenziato due persone perché non potevo più affrontare i costi. Le perdite sono drammatiche e l’amministrazione pare che non voglia sentire ragioni. Ieri abbiamo invitato l’assessore a venire qui e rendersi conto che le decisioni prese sono sbagliate. Le macchine che scendono dalla via Lo Giudice sono poche mentre quelle che tentato di salire dalla via Chiarandà sono parecchie. Così hanno svuotato i nostri locali, abbiamo perso molti clienti e con essi la possibilità di dare lavoro. Abbiamo suggerito dei cambiamenti come quello di permettere alle macchine, che vengono dalla via Chiarandà di arrivare in via Prospero Intorcetta, percorrendo la via Gaiacinto Lo Giudice, favorendo anche uno spostamento dei veicoli più rapido, se questi decidono di recarsi in piazza Generale Cascino. Ma a quando ci è parso di capire neanche questo suggerimento sarà preso in esame.” Problemi vengono anche dalla via Salvatore La Malfa, via obbligata per entrare in Piazza Falcone e Borsellino, che parecchie volte risulta impercorribile e pare anche una scelta sbagliata per i numerosi mezzi pesanti che la percorrono favorendo vibrazioni che potrebbero, con il passare del tempo, causare problemi agli edifici pubblici e privati della zona.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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