I Carabinieri del Comando Stazione di Aidone al Comando del Maresciallo Aiutante CONTI Angelo, al comando del capitano della Compagni di Piazza Michele Cannizzaro, nel primo pomeriggio del 20.02.2010 hanno tratto in arresto due soggetti incensurati provenienti dalla limitrofa provincia di Catania, tali PESCE Vincenzo, di anni 61, residente ad Acireale e ZUCCARO Carmelo, di anni 34 residente ad Aci Sant’Antonio.
A seguito di una segnalazione pervenuta in Caserma circa la sospetta presenza di due sconosciuti che si aggiravano con fare sospetto all’interno della Chiesa di Santa Maria della Cava, meglio conosciuta come il Santuario di San Filippo, una pattuglia della Stazione recatasi immediatamente sul posto è riuscita a bloccare i due mentre si stavano affrettando ad uscire.
Bloccati e sottoposti a controllo hanno manifestato immediati ed ingiustificati segni di nervosismo che hanno indotto i Carabinieri a perquisirli. All’interno delle tasche dei pantaloni del PESCE Vincenzo è stata trovata una rotella metrica, di quella solitamente utilizzata in edilizia, nella cui punta, con un ingegnoso sistema e l’utilizzo di un biadesivo erano ancora attaccate tre banconote e due monete (vedi foto), prelevate poco prima dall’offertorio principale della Chiesa.
La perquisizione proseguita nei confronti dello ZUCCARO Carmelo ha fatto emergere la presenza di altre banconote accartocciate e monete di Euro proventi di furto nonché, su entrambi, altri attrezzi utilizzati dagli stessi, quali due minuscole pile elettriche a forma di penna con le quali riuscivano a “controllare” meglio l’interno degli offertori.
Stante la palese evidenza degli attrezzi rinvenuti e del denaro che stavano portando via i due sono stati immediatamente tratti in arresto e condotti presso gli Uffici del Comando Stazione di Aidone dove sono proseguiti gli accertamenti.
Nell’auto VW Golf del PESCE, trovata parcheggiata vicino al Santuario e con la quale i due erano giunti ad Aidone, sono stati trovati altri “attrezzi da lavoro” simili a quelli già rinvenuti, pronti per essere usati per svuotare le piccole cassette degli offertori posti ai piedi delle Immagini Sacre, un coltello a serramanico ed altre pile a batteria uguali a quelle che avevano a disposizione in tasca, oltre la somma di circa 40 euro, tutte in monete di piccolo taglio, segno inequivocabile della loro provenienza furtiva.
Dopo la compilazione degli atti di rito i due sono stati condotti prima presso il Comando Compagnia di Piazza Armerina per il loro fotosegnalamento e successivamente presso la Casa Circondariale di Enna, a disposizione del Magistrato di Turno, Dott. Marcello Cozzolino, immediatamente notiziato dell’avvenuto arresto.
L’udienza di convalida dell’arresto si terrà nella giornata di lunedì o martedì prossimo.
Proseguono da parte dei Carabinieri gli accertamenti su altri elementi emersi nel corso delle prime indagini, ritenendo fortemente possibile che gli arrestati si sono certamente resi responsabili di numerosi altri furti in zona come quello per il quale sono stati tratti in arresto.
A seguito di una segnalazione pervenuta in Caserma circa la sospetta presenza di due sconosciuti che si aggiravano con fare sospetto all’interno della Chiesa di Santa Maria della Cava, meglio conosciuta come il Santuario di San Filippo, una pattuglia della Stazione recatasi immediatamente sul posto è riuscita a bloccare i due mentre si stavano affrettando ad uscire.
Bloccati e sottoposti a controllo hanno manifestato immediati ed ingiustificati segni di nervosismo che hanno indotto i Carabinieri a perquisirli. All’interno delle tasche dei pantaloni del PESCE Vincenzo è stata trovata una rotella metrica, di quella solitamente utilizzata in edilizia, nella cui punta, con un ingegnoso sistema e l’utilizzo di un biadesivo erano ancora attaccate tre banconote e due monete (vedi foto), prelevate poco prima dall’offertorio principale della Chiesa.
La perquisizione proseguita nei confronti dello ZUCCARO Carmelo ha fatto emergere la presenza di altre banconote accartocciate e monete di Euro proventi di furto nonché, su entrambi, altri attrezzi utilizzati dagli stessi, quali due minuscole pile elettriche a forma di penna con le quali riuscivano a “controllare” meglio l’interno degli offertori.
Stante la palese evidenza degli attrezzi rinvenuti e del denaro che stavano portando via i due sono stati immediatamente tratti in arresto e condotti presso gli Uffici del Comando Stazione di Aidone dove sono proseguiti gli accertamenti.
Nell’auto VW Golf del PESCE, trovata parcheggiata vicino al Santuario e con la quale i due erano giunti ad Aidone, sono stati trovati altri “attrezzi da lavoro” simili a quelli già rinvenuti, pronti per essere usati per svuotare le piccole cassette degli offertori posti ai piedi delle Immagini Sacre, un coltello a serramanico ed altre pile a batteria uguali a quelle che avevano a disposizione in tasca, oltre la somma di circa 40 euro, tutte in monete di piccolo taglio, segno inequivocabile della loro provenienza furtiva.
Dopo la compilazione degli atti di rito i due sono stati condotti prima presso il Comando Compagnia di Piazza Armerina per il loro fotosegnalamento e successivamente presso la Casa Circondariale di Enna, a disposizione del Magistrato di Turno, Dott. Marcello Cozzolino, immediatamente notiziato dell’avvenuto arresto.
L’udienza di convalida dell’arresto si terrà nella giornata di lunedì o martedì prossimo.
Proseguono da parte dei Carabinieri gli accertamenti su altri elementi emersi nel corso delle prime indagini, ritenendo fortemente possibile che gli arrestati si sono certamente resi responsabili di numerosi altri furti in zona come quello per il quale sono stati tratti in arresto.