domenica 21 febbraio 2010

Rimpallo di competenze tra enti e società di servizi sulla pulizia delle caditoie stradali in provincia

di Marta Furnari
“Gli abitanti della provincia ennese a breve potranno sapere con esattezza il nome dell’ente competente in merito alla pulizia e alla cura delle griglie e delle caditoie stradali” a dirlo è Giuseppe Mattia assessore provinciale all’Ambiente sollecitato sul problema dal consigliere provinciale Sebastiano Nicastro.
Negli ultimi anni è nata una querelle circa l’ente competente per la pulizia delle caditoie verificandosi una sorta di “scarica barile” tra i Comuni, Acquaenna, Ato idrico e Ato rifiuti che ha creato un vuoto di interventi su una problematica molto seria riguardante i cittadini della provincia ennese. Infatti le caditoie se sporche e inefficienti non eliminano l’acqua soprattutto nelle zone dove, a causa della conformazione del terreno, c’è un maggiore afflusso, ciò provoca pericoli stradali, e l’allagamento dei pianterreni con ingenti danni, in particolare, per i proprietari dei locali commerciali situati a livello stradale.
Sul problema si sta cercando di far luce anche grazie alla lodevole iniziativa di Nicastro che il 3 febbraio del 2009 se ne è fatto promotore in consiglio provinciale ottenendo la approvazione di una mozione dalla quale è scaturito l’impegno dell’amministrazione provinciale a convocare un tavolo tecnico fra i soggetti interessati. Tra poco tempo saranno formalizzate una serie di linee guida su questa materia che fino ad oggi non è stata adeguatamente disciplinata avendo, così, la certezza su chi deve intervenire e perchè, questo permetterà al consigliere Nicastro e all’assessore Mattia di dare finalmente una risposta concreta a tante incongruenze che spesso su tale tema si vengono a creare nelle realtà comunali.
Mattia e Nicastro dichiarano all’unisono:“Non è possibile che su un argomento tanto importante che può essere fonte di pericoli, disagi, inefficienze e danni per i contribuenti, le istituzioni non si esprimano, ecco perché riteniamo doveroso il formale impegno dell’amministrazione e del consiglio provinciale”.
Dalla iniziativa di Nicastro, fatta propria da Mattia, si evince che le attività ed i relativi costi inerenti la pulizia delle griglie e delle caditoie per la raccolta delle acque meteoriche non fanno parte della stesura del piano d’ambito dell’Ato idrico e dunque la competenza dovrebbe essere dei rispettivi comuni.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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