giovedì 18 marzo 2010

Anche l'associazione il Girasole organizza la Tavolata di San Giuseppe

Anche quest’anno l’Associazione di volontariato e promozione umana “Il Girasole” organizza la Tavolata di S. Giuseppe. Il Girasole, che ha sede in salita S. Anna 10, è una realtà associativa che si occupa di ragazzi con lievi patologie mentali. A questo si aggiunga che nel corso degli anni ha collaborato e continua a collaborare con il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta per il reinserimento di alcuni minori in seguito a condanna e con gli assistenti sociali per la cura di ragazzi “poco fortunati”. L’apertura in orario diurno consente di programmare e quindi realizzare attività ludico – ricreative, ma anche laboratoriali. In occasione della festività religiosa di S. Giuseppe, già da qualche l’anno, si organizzano, nei giorni precedenti, diversi laboratori di cucina che consentono agli utenti dell’Associazione, guidati dai volontari, di preparare alcune pietanze tipiche che divengono parte integrante della Tavolata. Preziosi sono i contributi dell’Amministrazione comunale, che si è sempre mostrata sensibile sulla tematica della solidarietà, e di tutti i benefattori che,
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ovviamente a titolo gratuito, donano cibi già pronti o frutta e verdura a crudo, che poi la stessa Associazione destina per le famiglie più bisognose. La Tavolata, quindi, non è solo una delle tante attività che si organizzano durante l’anno; non è solo un momento sicuramente ricreativo, ma è anche uno stimolo a far crescere lo spirito della solidarietà. Il programma, come ogni anno, si compone di due giornate: il 18 pomeriggio, dopo aver finito di imbandire la Tavolata, P. Ettore Bartolotta, assistente spirituale dell’Associazione, benedice la tavolata e tutti quelli che hanno lavorato e/o contribuito per la sua realizzazione; per tutta la serata è possibile visitare la Tavolata. Il 19 mattina la Tavolata rimane aperta per la visita. Un dato incoraggiante è che negli anni passati massiccia è stata la presenza delle scolaresche. Nel pomeriggio, dopo il “Pasto dei Santi, si inizia con la distribuzione delle pietanze e del tradizionale pane di S. Giuseppe.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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