sabato 22 maggio 2010

Giuseppe Mattia presenta il piano provinciale di protezione civile di rischio idrogeologico.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il settore della protezione civile richiede un impegno costante e continuo da parte delle istituzioni del territorio coinvolgendo gli amministratori ed il personale tecnico in attività da svolgere quotidianamente ed in ogni mese dell’anno.

In particolare le province hanno in carico un compito impomatante rappresentato dalle azioni di pianificazione e programmazione territoriale che si concretizzano nella definizione del programma provinciale di previsione e prevenzione e nella redazione del piano provinciale di emergenza.

In tal senso Il D.L.vo 112/98 pone a carico delle Province, la redazione del Piano Provinciale di protezione civile.

Nell’ambito di tale normativa ed in ottemperanza alle successive linee guida per la predisposizione dei piani di protezione civile provinciale e comunali in tema di rischio idrogeologico (D.L.vo 112/98, art.108 – Decreto n. 2 del Commissario Delegato OPCM 3606/07) emanate dalla Regione Siciliana, l’ufficio provinciale di Protezione Civile della Provincia Regionale di Enna ha elaborato il Piano Provinciale di Protezione Civile sul rischio Idrogeologico.

Tenuto conto che il rischio idrogeologico è il più rilevate tra i rischi che sono presenti nel territorio provinciale, la redazione del piano ha come scopo fondamentale quello di aumentare e migliorare la sicurezza della viabilità lungo le strade di competenza della provincia.

Infatti, per la stesura del Piano di Provinciale di Protezione Civile sul rischio idrogeologico sono stati esaminati nell’ambito della viabilità provinciale e nelle aree di propria competenza i rischi naturali derivanti soprattutto da fenomeni geomorfologici ed idraulici che si verificano perlopiù in occasione di eventi meteorologici (frane, colate, di fango, allagamenti, etc.).

Inoltre, sempre nell’ambito della viabilità provinciale, sono stati esaminati i dissesti P.A.I. (Piano per l’Assetto Idrogeologico redatto dall’Ass.to. Reg.le del Territorio ed Ambiente) nonché tutti i dissesti geomorfologici ed idraulici rilevati e censiti dall’Ufficio Provinciale di Protezione Civile su apposite schede predisposte dal Dipartimento Reg.le della Protezione Civile – Servizio-R.I.A.

Infine si è tenuto conto dei possibili alluvionamenti, lungo la viabilità, derivanti da attività di manovra effettuate dagli Enti gestori delle dighe che sono presenti nel territorio provinciale.

Tuttavia si fa rilevare che l’analisi del rischio idrogeologico per quanto puntuale ed approfondito sulla viabilità provinciale ritenuta strategica ai fini della protezione civile (Vie di Fuga) necessita in futuro di costante integrazione ed aggiornamento, in quanto trattasi di una pianificazione dinamica.

Per la redazione del Piano si sono utilizzati moderni strumenti informatici (software cartografici – database, etc. ) per elaborare i dati rilevati sul campo e per inserire tutti gli ulteriori dati raccolti in materia di protezione civile al fine di coordinarle, sfruttare ogni sinergia, programmare le esigenze di uomini, materiali e mezzi nell'ambito di una visione unitaria, riducendo i tempi di intervento in caso di calamità.

Il Piano è stato suddiviso essenzialmente in tre parti:



a) Parte generale dove sono state raccolte ed elaborate tutte le informazioni sul territorio (Climatologia, geologia, geomorfologia, idrografia etc.), finalizzate all'elaborazione del rischio idrogeologico della viabilità provinciale strategica (Vie di Fuga);



b) Lineamenti della pianificazione dove sono stati individuati gli obiettivi da conseguire per organizzare, al verificarsi dell'evento calamitoso, una risposta coordinata di protezione civile, in tempi ristretti, indicando le procedure per l'attivazione delle componenti e delle strutture operative presenti nell’ambito della propria amministrazione e nel territorio provinciale con la costituzione di un GRUPPO DI COORDINAMENTO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA



c) Modello di intervento che rappresenta il coordinamento e l’organizzazione di tutte le attività da far scattare in caso di emergenza, nonché le attività da avviare quando pervengono i veglia meteo emanati dalla SORIS Regionale.





Il sistema protezione civile che si vuole mettere in essere, con la sala operativa unificata Provincia-Prefettura operante in H 24 e con il presente piano, è finalizzato ad un recupero innovativo delle risorse presenti sul territorio atte a garantire la migliore salvaguardia e tutela sia della sicurezza dei cittadini che degli aspetti ambientali che sono funzionali al contesto sociale.

Infine da sottolineare che la costituzione della sala operativa ha portato ad individuare le procedure d'intervento attraverso un modello operativo (vademecum) che si basa su una stretta collaborazione con gli Enti istituzionalmente preposti a svolgere compiti di protezione civile.

E' giusto rilevare l'importanza delle numerose sinergie, tra diversi Settori e Servizi della Provincia, che hanno consentito, con l'utilizzo delle numerose informazioni e delle indagini sulle caratteristiche fisico-ambientali e territoriali della provincia e del patrimonio complessivo dell'Ente, a migliore la redazione del Piano Provinciale sul rischio idrogeologico.

Una nota di merito dice Mattia, va al personale dell’Ufficio Provinciale di Protezione Civile che ha redatto il presente Piano sottolineando che è stato il primo in tutta le regione sicilia ad applicare le linee guida in tema di rischio idrogeologico. Inoltre l’ufficio provinciale di protezione civile aggiunge l’assessore Mattia, è l’unico ad avere effettuato il censimento di tutti i dissesti geomorfologici ed idraulici (frane, smottamenti etc.) necessari al fine dell’aggiornamento del PAI indispensabile per intercettare finanziamenti per la mitigazione dei rischi. E’ giusto ricordare che tali obiettivi sono stati raggiunti nonostante l’esiguo numero di personale dell’ufficio provinciale di protezione civile senza l’ausilio di consulenze esterne che sarebbero gravate sul bilancio della provincia.

Si ringrazia la preziosa collaborazione di Enti pubblici come l’Aeronautica Militare – Teleposto di Enna per l’importante consulenza sulla climatologia nella provincia Enna e il Dipartimento Regionale della Protezione Civile - Servizio R.I.A. per l‘elaborazione delle schede del Rischio Frana e del Rischio Idro.



Giuseppe Mattia.



Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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