domenica 18 luglio 2010

Il presidente del comitato quartiere Monte chiede la sterilizzazione dei colombi per ridurne il numero

Insorge il presidente del comitato del quartiere Monte, Filippo Rausa, sui disagi che i residenti del quartiere più antico della città vivono a causa della presenza dei colombi: “Da qualche anno il numero di colombi nel centro storico è cresciuto in maniera esponenziale, a tal punto da diventare un reale problema o per meglio dire un disagio per la popolazione del quartiere Monte” denuncia Filippo Rausa “infatti i colombi sono divenuti i padroni incontrastati sia dei tetti delle abitazioni civili e degli edifici pubblici, delle diverse cavità costruttive delle case, sia lungo i cavi elettrici e telefonici, causando danni al patrimonio artistico-architettonico e situazioni di degrado per l’igiene ed il decoro urbano. Basta recarsi, in via Cavour, nella chiesa di Fundrò o nel palazzo di Città; e rendersi conto che tetti, mura, inferriate, fili vari, sono luogo di stanza dei colombi.” Tale fenomeno a detta del presidente del comitato quartiere Monte “Ha provocato un aumento dei topi di fogna, che escono dalle fogne per andare a caccia delle prelibate prede scorrazzando lungo i tetti delle abitazioni e lungo le strade.” Ma i disagi della popolazione residente, non finiscono qui, infatti, “gli escrementi defecati ostruiscono le grondaie dei tetti causando infiltrazioni di acqua nelle abitazioni alle prime piogge; sporcano, rendendo indecenti e nauseabonde, le principali arterie cittadine, che sommate alla muta delle piume lasciano le strade imbrattate. Altro fatto sgradevole e vedere le carcasse di decine di colombe morte lungo le principali arterie del centro storico, che sono causa di focolai di malattie per gli altri animali, cani e gatti che gironzolano per la città, nonché per l’uomo. Chiede al Sindaco o al responsabile del servizio individuati i principali siti di nidificazione, di volere predisporre gli atti necessari al fine di effettuare una disinfestazione con la sterilizzazione dei colombi, con dei mangimi “alimentazione controllata a base di nicarbazina” per ridurne il numero, così come avviene in moltissime città d’Italia.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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