mercoledì 18 agosto 2010

Valorizzato il lavoro dei forestali dall'ex assessore alla provincia Giuseppe Mattia

“Nel nostro territorio è molto importante il lavoro svolto dai pompieri forestali”. Lo dice Giuseppe Mattia ex assessore provinciale al territorio il quale durante il suo mandato ha coordinato l’approvazione del piano sul rischio incendi ai margini di un’analisi preoccupante sull’incremento del numero dei roghi che si stanno verificando negli ultimi tempi. “Il fenomeno degli incendi rappresenta uno dei rischi a cui è sottoposto il territorio della provincia di Enna” continua il leader del’Mpa Giuseppe Mattia “Infatti negli ultimi anni si sono verificati numerosi incendi che hanno fatto registrare la perdita di qualche vita umana, notevoli danni al patrimonio boschivo ed all’intero territorio ennese.” I fattori che determinano l’innesco degli incendi possono essere legate a cause accidentali, favoriti dalle alte temperature, dalla presenza di vegetazione secca da cause colpose, per negligenza o imprudenza da parte dell’uomo con l’accensione di stoppie ed erbacce senza le necessarie precauzioni che limitano la propagazione dei roghi e le cause dolose, causate volontariamente dall’uomo con l’obiettivo di cagionare danno. Al fine di contenere e reprimere la fenomenologia degli incendi è necessaria una sinergia tra vari enti territorialmente competenti, dove emerge l’attività dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale con specifici compiti di prevenzione, avvistamento e spegnimento degli incendi. Agli enti già citati lavorano in un’azione coordinata con compiti di prevenzione e avvistamento l’ufficio provinciale di Protezione Civile, la Polizia Provinciale, il settore viabilità della Provincia Regionale di Enna ed il personale di vigilanza della Società Multiservizi S.P.A. Spesso però non si parla del lavoro oscuro, pericoloso, a contatto diretto con il fuoco degli incendi e qualche volta con mezzi insufficienti dei pompieri, torrettisti e autobottisti della forestale. Una categoria spesso bistrattata con stipendi quasi mai puntuali e certi ma che svolgono il proprio dovere con grande impegno, molti sacrifici, a contatto diretto con il pericolo e che nel tempo hanno acquisito una grande professionalità. Oggi si può certo dire che non si può fare a meno di questa importante categoria di precari che mettono a rischio giornalmente la propria vita per la sicurezza dei cittadini, del nostro importante patrimonio boschivo e dell’intero territorio della nostra provincia.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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