Piazza Armerina. “Scontiamo la TIA, la tassa sui rifiuti, per le strutture ricettive che con la chiusura della villa romana del Casale sono in grande crisi”. A dirlo è Michelangelo Trebastoni, principalmente nella qualità di consigliere comunale, poi di vice presidente naz. UnionTurismo, di dirigente di Confindustria Sicilia-Alberghi e Turismo, nonché di dirigente del servizio turistico di Piazza Armerina. Trebastoni, in riferimento alla TARSU, oggi TIA, per le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere di Piazza Armerina, fa presente e segnala la necessità di conteggiare l’importo della tassa con un nuovo sistema, non più in base alle dimensioni dei locali, ma sulla reale produzione di immondizia, evitando, così, di penalizzare quelle strutture, per esempio, che non hanno ristorante o che, per la crisi nel settore, di arrivi e presenze turistiche, non hanno prodotto numeri sufficienti per poter coprire le spese fisse. Dice Michelangelo Trebastoni: “In base al peso, quindi, e non al metraggio, bisognerebbe conteggiare l’importo della tassa, potendo estendere questo criterio anche alle scuole pubbliche di ogni ordine e grado del territorio armerino, che per le difficoltà economico-gestionali non hanno sufficienti risorse per ottemperare, talvolta, ai precisi compiti d’istituto. Quest’attenzione al settore tra i più produttivi dell’economia isolana e del nostro territorio, darebbe una boccata di respiro ai nostri operatori e consentirebbe loro di poter continuare a svolgere un’attività diventata veramente a rischio. Si evidenzia – continua Trebastoni - come la discussione su interventi come questo sia al centro del dibattito nel comparto turistico tra i rappresentanti del settore pubblico con quello privato, a livello nazionale come in quello locale, di cui le organizzazioni di cui mi onoro di far parte e che rappresento si sono fatte carico. Pertanto, invito il Sindaco di Piazza Armerina Fausto Carmelo Nigrelli a voler prendere in seria considerazione questa proposta e di darne seguito, ed al sig. Presidente del Consiglio Comunale di voler convocare un consiglio con all’ordine del giorno questa proposta, con la modifica del regolamento afferente”.
Agostino Sella