martedì 21 settembre 2010

Intitolata una sala del Fontanazza a Roccaverde. Piantato un carrubo simbolo di legalità.

Piazza Armerina. Un carrubo – simbolo di legalità - piantato per ricordare Salvatore Roccaverde. Si è conclusa così la giornata di ieri nel plesso Fontanazza dove la scuola diretta da Adriana Rabbita ha intitolato l’auditorium alla memoria di Roccaverde ad un anno dalla sua scomparsa. Alla cerimonia hanno partecipato oltre al dirigente scolastico Rabbita, Dario Montana, tra i maggiori promotori dell’associazione Libera in Sicilia e Carmelo Scibona presidente del consiglio di circolo della scuola e presidente dell’associazione Rocco Chinnici. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti numerosi docenti delle scuole di ogni ordine e grado della città dei mosaici ancora legati alla figura del direttore scomparso e i componenti della famiglia. Ad aprire la serata è stata Adriana Rabbita, che ha ricordato la figura di Roccaverde: “Roccaverde era un uomo giusto e coerente – ha detto il dirigente scolastico – gli abbiamo voluto intitolare questa sala affinchè tutti i ragazzi che vi entreranno si ricorderanno di un uomo che ha dato tantissimo per il settore della scuola nel nostro territorio”. La Rabbita ha poi ricordato l’impegno nel sociale e nel campo della politica di Salvatore Roccaverde che è stato tra i fondatori dell’Aias e ideatore del Premio Rocco Chinnici. Carmelo Scibona – che ha sin dai primi anni collaborato con Roccaverde per il premio Chinnici - ha invece ricordato l’importanza che il valore dell’amicizia di Roccaverde”. Alla fine della cerimonio è stato piantato nel giardino della scuola un albero di carrubo, simbolo di legalità, donato dalla famiglia di Salvatore Roccaverde.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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