domenica 31 ottobre 2010

Firmato dal sindaco Nigrelli un protocollo di legalita contro l'ingerenza mafiosa negli appalti


Sottoscritto dal sindaco Nigrelli il protocollo di legalità contro possibili infiltrazioni della malavita organizzata nella aggiudicazione d’appalti. Il protocollo di legalità tra l’Ufficio Territoriale del Governo, le Stazioni Appaltanti delle Provincia di Enna, la Questura di Enna, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Enna, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, le Associazioni di Categoria degli Imprenditori della Provincia di Enna ha visto la piena approvazione del primo cittadino Fausto Carmelo Nigrelli.
“Questa Amministrazione ha interesse affinché venga repressa, nel proprio territorio, ogni possibile infiltrazione della malavita organizzata nella aggiudicazione degli appalti di opere pubbliche” commenta il sindaco Nigrelli “e una volta accertata la competenza – continua il sindaco Nigrelli - di quest’organo a deliberare in merito ho ritenuto sottoscrivere personalmente questo protocollo contro ogni forma di possibile ingerenza della criminalità organizzata, in tutte le sue espressioni, nella macchina burocratica che gestisce l’aggiudicazione degli appalti pubblici.” Il protocollo di legalità nasce a seguito della nota inviata al Comune della città dei mosaici dal Prefetto con la quale si trasmetteva la bozza del Protocollo di legalità sugli appalti pubblici della Provincia di Enna da stipularsi tra le Stazioni Appaltanti della Provincia, la Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Comando della Guardia di Finanza e le Associazioni di Categoria degli Imprenditori Edili della Provincia, contenente linee guida individuate per un proficuo controllo antimafia dei settori più a rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nella realizzazione delle opere pubbliche. “Legalità e trasparenza significano sopratutto lotta concreta contro la malavita organizzata - aggiunge il vicesindaco Teodoro Ribilotta -il nostro comune si impegna a rispettare scrupolosamente le nome antimafia vigenti prevedendo apposite procedure di controllo e verifica, acquisendo, prima dell’apertura delle offerte, informazioni antimafia ai sensi del Decreto Legislativo n. 252/98, escludendo le imprese qualora a carico dei rappresentanti dovessero risultare tentativi o elementi di infiltrazioni mafiose e richiedendo tramite i bandi di gara la presentazione della documentazione necessaria per consentire all’Ufficio del Territorio del Governo di effettuare tutte le verifiche necessarie. Ancora una volta – dice Teodoro Ribilotta – la nostra amministrazione da seguito a quello che ha più promesso in campagna elettorale un’azione di governo che abbia nella legalità e nella trasparenza il suo modus vivendi.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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