lunedì 8 novembre 2010

Calcio a 5: Vince la Studentesca ma ancora incidenti al Palaferraro


La settima di campionato porta bene al quintetto della Studentesca Armerina che sul parquet del Palaferraro riescono ad avere la meglio su un forte Campofelice di Roccella, dopo una partita tiratissima ma condotta sempre in vantaggio. I ragazzi allenati da Mister Gaetano Samarco coadiuvato da Mister Carlo Romano, hanno giocato con tutta grinta e concentrazione, chiudendo con attenzione ogni varco agli avversari. Ma, purtroppo, ancora una volta, la cronaca sportiva passa in secondo piano perché si sono ripetuti incidenti sulle tribune che hanno costretto all’intervento delle forze dell’ordine e come al solito l’immagine che diamo della nostra città viene infangata ad arte da qualcuno che probabilmente non ha di meglio da fare che non dare questo indegno spettacolo.

“Il Palaferraro – lamenta in una nota la Studentesca – è considerato in ambito Federale uno dei campi più “caldi” per le intemperanze del pubblico. La cosa assurda che tutte le squadre che vengono a Piazza Armerina si complimentano con noi, giocatori e dirigenti, per l’accoglienza e per il comportamento corretto sia fuori che dentro il campo, ma purtroppo lo stesso non si può dire per la condotta di questi pseudo tifosi che in realtà vengono a vedere la partita solo per arrecare danno alla nostra squadra, ben consapevoli di quello che fanno. Dal momento che siamo stanchi di dover pagare multe salatissime, litigare con questi quattro imbecilli per garantire l’incolumità dei giocatori ospiti e soprattutto rischiare la diffida da parte delle forze dell’ordine per atti che ci vedono coinvolti solo per una responsabilità oggettiva, abbiamo deciso da questo momento in poi di identificare e di denunciare chiunque si renda responsabile di manifestazioni di intemperanza in quanto questi facinorosi non possono essere considerati in alcun modo sostenitori o tifosi perché, ripetiamo, agiscono intenzionalmente per provocare un danno alla nostra squadra, caricandoci di una responsabilità che non vogliamo. E’ triste – continua la nota dell Studentesca - sapere che non possiamo portare i nostri figli a vedere la partita perché avrebbero questo esempio sciagurato di condotta sportiva, o peggio ancora dover disputare tutte le rimanenti partite casalinghe a porte chiuse per evitare l’ingresso di questo manipolo di esagitati, paradossalmente siamo in loro ostaggio ma è il momento di dare un giro di vite alla cosa, chiederemo collaborazione alle forze dell’ordine per applicare gli strumenti che esistono per far si che queste persone si tengano lontano dal nostro campo di gioco”.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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