giovedì 4 novembre 2010

Un interessante post di Pico su Piazza Europa

"La piazza, come luogo fondamentale dell’incontro e dello scambio, in cui si intrecciano cultura e storia, simboli e tradizioni, ha trovato nell’Italia una realizzazione eminente e privilegiata. Infatti, la storia italiana indica con tutta evidenza l’importanza della piazza quale centro vitale della città, sorta di palcoscenico dell’identità e del senso di appartenenza di una comunità, che permette la manifestazione quotidiana della collettività e del potere cittadino. La piazza italiana, dunque, si propone come una inesauribile rappresentazione della vita en plein air, una messa in scena “teatrale” concepita per accogliere la folla delle feste, dei mercati, delle celebrazioni religiose….”

Sergio Guarente
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Alcune riflessioni sulla piazza Oropa…
La piazza, dunque, nasce come luogo d'incontro e non come luogo di scontro...
E' chiaro, dunque, che tale definizione è valida per i luoghi d'incontro e non per i siti adibiti a parcheggi, e quindi, o è sbagliato parcheggiare, o è sbagliato fare i mercati, mercatini legali, ed altri mezzi abusivi dal dì alla sera!!
E’ un luogo promiscuo e la legge, che io sappia, non riconosce tale definizione, eccetto che nella Repubblica Comunale di Plutia…!

Infatti, la definizione del sito “oggetto di discordia” o della “concordia”, trova una deroga alla sua qualificazione o accezione, in quel di Plutia, perché intere generazioni di politicanti hanno da sempre farneticato sul sito, che mi ricordo, era U’ FUMARAZZU…
Bene, almeno allora si sapeva a cosa servisse…Poi l’asfaltanu e …. siamo giunti nel 2010…..senza sapere ancora cos’è, ma tutti speculano a torto o a ragione..
Sulle ultime vicende metropolitane, che mi ricordano la frenesia di Paperopoli, sento di esprimere un’accorata preghiera a chi deciderà della mia – e non solo di quella mia – libertà:
NON FATEMI PIU’ VIVERE DA SEQUESTRATO IL GIOVEDI’ E NEI GIORNI DI FIERA, dandosi ormai scontato il ritorno della casbah nel precedente sito e, addirittura, tra le sue vie adiacenti. Roba da matti. Ricordo gli anni precedenti con paura e la vita di migliaia di residenti stravolta dal mercoledì al giovedì e per sei giorni tra maggio e settembre oltre al disastro estivo e quello settimanale dei week end ecc. ecc.
Semmai ce ne fosse bisogno, è tempo di scelte coraggiose, migliorative e definitive per il bene comune e soprattutto per le future generazioni.
Spero che il 04/11/10 non sia ricordato come una sorta di Caporetto augurandomi che la notte porti consiglio a tutti coloro che dovranno decidere e decidersi, una volta per tutte.
Io spero che prevalga la città dei sogni e non quella degli incubi e delle brutture.
Se tutto tornerà come prima, nessuno, forse, potrà mai più amministrare questa città, perchè ognuno sarà il sindaco di se stesso e il segretario di qualsiasi partito. Abbiamo già fatto ridere abbastanza.
Decidete voi che avete la delega per decidere.
Pico

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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