giovedì 6 gennaio 2011

Affissioni selvagge sugli alberi A Piazza Armerina ordinanza fantasma

by Il Giornale di Enna
Piazza Armerina - Alberi dei viali tappezzati di manifesti, ma anche cabine telefoniche e parcometri. Affissioni selvagge su tutta la città con centinaia gli alberi dei viali principali ricoperti di manifesti e volantini promozionali. In via Generale Ciancio, anche di fronte al comando della Polizia municipale, via Generale Muscarà, piazza Senatore Marescalchi, via Chiarandà e piazza Boris Giuliano. Niente viene risparmiato dal nastro adesivo, neanche le cabine telefoniche o i parcometri della sosta a pagamento e le cassette per la raccolta della posta.
In via Chiarandà i volantini sono appiccicati anche sulle colonne dei palazzi condominiali. Un vero e proprio sport locale al quale qualche tempo fa non seppe sottrarsi neanche lo stesso Comune, quando vennero affissi una serie di avvisi comunali su alcuni alberi della città. Lo stesso Comune nell’estate del 2009 aveva tentato un vero e proprio giro di vite contro il fenomeno incontrollato. Un’ordinanza “punitiva” per i trasgressori emessa dal primo cittadino è rimasta lettera morta. I controlli non partono mai come dovrebbero. Attaccare un manifesto su un albero o un segnale stradale, gettare la “posta pubblicitaria” a terra, accanto all’ingresso di un condomino, o distribuire volantini agli automobilisti ad un incrocio, dovrebbe costare caro per i trasgressori.




Per chi esegue il volantinaggio, infatti, dovrebbero scattare multe dai 100 ai 300 euro. Per chi lo ha ordinato, in pratica per l’azienda di riferimento, sanzioni da 25 a 500 euro. E in entrambi i casi è previsto anche il rimborso spese per il ripristino dei luoghi. Cattive abitudini già sanzionate dal codice penale e da quello stradale, rispetto alle quali, però, si vorrebbe incidere con maggiore forza. Vietata a tutte le attività commerciali la pubblicità mediante volantinaggio e affissione di manifesti proprio sui pali dell’illuminazione pubblica e della segnaletica stradale e sugli alberi. Ma i controlli veri e costanti non sono mai partiti e non partono quasi mai.








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Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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