sabato 15 gennaio 2011

“Davano luogo alla contraffazione di polizze assicurative ed altri documenti automobilistici, raggirando acquirenti e compagnie assicurative: due giovani armerini denunciati.”

Nella mattina scorsa, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina - diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti – hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di due giovani armerini, uno dei quali pregiudicato, poiché ritenuti responsabili del reato di contraffazione di polizze assicurative e conseguente truffa ai danni delle relative compagnie, e degli acquirenti, nonché uno degli indagati, altresì, colto, nella flagranza dell’uso proprio delle predette polizze contraffatte, durante un normale controllo su strada di lui e della documentazione relativa all’autovettura guidata.

In particolare, circa un mese addietro, i poliziotti della volante armerina, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio espletato nella città dei mosaici, controllavano un’autovettura, guidata da una giovane signora, che alla richiesta degli agenti, esibiva una polizza assicurativa che destava qualche sospetto agli operanti.

Approfonditi gli accertamenti sul documento, lo stesso risultava una contraffazione di una polizza originale.

Successivamente, i poliziotti armerini, attraverso l’implementazione dei controlli su strada, riuscivano ad appurare altri casi di contraffazione con modalità simili e, grazie a tali riscontri iniziavano un’attività prettamente investigativa, tesa ad individuare gli autori delle alterazioni in argomento.

E così, che i poliziotti, fermavano uno dei due soggetti ritenuti responsabili delle falsificazioni, sorprendendolo alla guida di un‘autovettura che esibiva polizza assicurativa e relativo certificato contraffatto, e, ugualmente alterato anche il tagliando che certifica la revisione del veicolo.

Già all’atto dei controlli, gli operatori di Polizia armerini potevano constatare che i documenti esibiti erano palesemente contraffatti per i seguenti motivi, ovvero dalle modalità di stampigliatura dei dati alfanumerici, alla qualità della carta utilizzata per la redazione dei citati documenti, dalla riscontrata mancanza di alcuni dati, quali il codice e l’esplicita indicazione dell’agenzia che avrebbe emesso il predetto certificato di assicurazione.

Per quanto ineriva il tagliando che avrebbe attestato l’avvenuta revisione, si poteva risalire alla contraffazione esaminando le modalità di stampigliatura, in quanto i caratteri alfanumerici apparivano disallineati; la discordanza tra il codice di sicurezza riportato su detto tagliando e gli ulteriori dati identificati riportati in intestazione.

Dai successivi accertamenti, si appurava che le contraffazioni di detti documenti, avvenivano presso un’abitazione sita in in Barrafranca - in disponibilità di uno dei due indagati, piccolo imprenditore - ove, all’atto della perquisizione, veniva rinvenuta apparecchiatura informatica, che veniva debitamente sequestrata per i successivi accertamenti – al fine di risalire a file presente nelle memorie e compatibilità di stampa fra i dispositivi e le polizze falsificate in argomento - da parte dei poliziotti armerini.

Gli investigatori armerini, dunque, acquisiti gli elementi che cristallizzavano le responsabilità dei due indagati circa la contraffazione dei documenti automobilistici, deferivano, in stato di libertà, alla Procura della repubblica del capoluogo ennese, i due giovani, per i reati di falsificazione di atti privati e truffa ai danni delle vittime – che incautamente avevano acquistato le polizze assicurative - e delle compagnie di assicurazioni.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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