domenica 30 gennaio 2011

Venezia dice no a Fioriglio. Niente dialogo

Piazza Armerina. Il Pd respinge l’apertura al dialogo di Basilio Fioriglio. Lo fa con il suo capogruppo, Pino Venezia, baluardo difensivo in consiglio comunale delle politiche portate avanti dall’amministrazione guidata dal sindaco Fausto Carmelo Nigrelli. Venezia, respinge al mittente le aperture del consigliere indipendente che ieri, dalle colonne del nostro giornale, aveva auspicato un dialogo franco tra le forze politiche della città per realizzare ciò di cui la città piazzese ha bisogno indicando una serie di priorità importanti che vanno dall’apertura della villa romana del Casale al parcheggio di Piazza Falcone e Borsellino.

Pino Venezia risponde così: “Per quanto riguarda la situazione politica – dice il capogruppo Venezia – possiamo dire che la politica siamo noi. Ed oggi manca di quella che dovrebbe essere la deontologia di chi è chiamato dagli elettori a ricoprire cariche elettive, nell’interesse esclusivo dei cittadini. Francamente la sensazione che ho è diversa, e mi pare inutile citare Scilipoti e altri. Di esempi di questo tipo – continua Venezia - ne abbiamo a iosa anche qui da noi e non penso che sia utile mettere assieme capre e cavoli perche è questo che genera confusione, disorientamento e  finanche sfiducia nei cittadini verso la politica e le istituzioni”. Insomma Venezia dice di non a Fioriglio e richiama quanto espresso dagli elettori nelle elezioni che hanno portato tre anni addietro Nigrelli sullo scranno di sala delle luci con una maggioranza, allora, di 13 consiglieri comunali su 20. Maggioranza che però oggi non esiste più in quanto il PD è diviso in due tronconi che quasi non si parlano. Lo scorso consiglio comunale, la frattura è apparsa più evidente con un documento presentato dagli autonomisti guidati da Giuseppe Capizzi che attaccava senza mezzi termini la condotta dell’amministrazione Nigrelli sulle politiche legate alla gestione del personale. Poi Venezia tiene a precisare che la città non è allo sbando e dice: “essere allo sbando vuol dire vivere in una realtà senza regole dove ognuno fa quel che crede senza tenere conto degli altri. Grazie a Dio viviamo in un paese civile e la nostra città per fortuna  è sede di quasi tutte le istituzioni preposte all’ordine nel senso più ampio del termine”. Insomma continua il dibattito politico nella città dei mosaici. Nigrelli pare intenzionato ad andare avanti senza nessuna apertura anche con le “defaiance” croniche del suo partito mentre alcuni dell’opposizione. Dall’altro lato il centro destra non è compatto. Il PDL porta avanti un politica di opposizione morbida mentre UDC ed MPA sono molto critici sul governo della città. Adesso la proposta unitaria di Fioriglio non ascoltata dalla giunta di governo.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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