lunedì 7 febbraio 2011

Questa non è una città per tutti.

riceviamo e pubblichiamo dall'Aias
Quello delle barriere architettoniche, pur costituendo un tasto dolente per molte persone disabili, è un problema spesso trascurato e lasciato nell’ombra dell’indifferenza. I volontari dell’A.I.A.S. hanno così deciso di occuparsene, entro le loro possibilità, andando a verificare, l’accessibilità di diverse strutture pubbliche e private aperte al pubblico e la situazione riguardante la viabilità e il rispetto di alcune norme che regolano i parcheggi riservati alle persone disabili. I dati raccolti costituiscono la “Banca dati sull’accessibilità”.
Così, per la prima volta, a Piazza Armerina ci si occupa di quest’argomento in maniera approfondita: “Un argomento che non consente, come giusto, un tono polemico – dice Lorenzo Naso, presidente della locale sezione A.I.A.S.,– ciò che più ci preme è sensibilizzare tutti i cittadini e soprattutto l’Amministrazione comunale, che ha il dovere, morale e politico, di avviare un piano preciso per la rimozione delle barriere architettoniche”. Piazza Armerina ha molti problemi che limitano il diritto di movimento alle persone disabili, perché le barriere architettoniche e la poca sensibilità di diversi cittadini non gli consente di: recarsi dal Sindaco, all’ufficio dei servizi sociali o all'anagrafe per richiedere un certificato; andare a spasso per la città; andare all'ENEL per un contratto o altro; recarsi in chiesa o utilizzare i mezzi di trasporto pubblico.(sono solo alcuni esempi) Alcune di queste cose potranno farle solo con aiuto mentre altre restano comunque insormontabili, quindi: QUESTA CITTA' NON E' PER TUTTI.

Ricordati: “Quello che per tanti è fastidio per i disabili, spesso, è un ostacolo insormontabile”. RIFLETTI ! ! !

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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