mercoledì 27 aprile 2011

Il blogger è responsabile solo dei messaggi firmati da lui.

Il tribunale di aosta: «non è equiparabile a un direttore di giornale»


AOSTA - Le responsabilità di un blogger non sono le stesse di un direttore di un giornale. Riformando la sentenza di primo grado, la terza sezione della Corte di Appello di Torino (presidente-relatore Gustavo Witzel) si è così espressa confermando solo in parte la condanna nei confronti di un blogger aostano (Roberto Mancini, giornalista di 63 anni), difeso dall'avvocato Caterina Malavenda. All'imputato è stata inflitta una pena pecuniaria di 1.000 euro per diffamazione relativamente a due post da lui stesso firmati.

I POST NON FIRMATI SONO DA CONSIDERARSI ANONIMI - È invece stato assolto dal reato di omesso controllo: secondo il giudice tutti i post che non sono scritti dal gestore del blog devono essere considerati anonimi. In primo grado Mancini era stato condannato a 3mila euro di ammenda e a 8mila euro di risarcimento. «Colui che gestisce un blog - era scritto nelle motivazioni - altro non è che il direttore responsabile dello stesso, pur se non viene formalmente utilizzata tale forma semantica per indicare la figura del gestore e proprietario di un sito internet. Ma, evidentemente, la posizione di un direttore di una testata giornalistica stampata e quella di chi gestisce un blog (e che, infatti, può cancellare messaggi) è, mutatis mutandis, identica». L' inchiesta era stata avviata dalla Polizia Postale di Aosta in seguito alle denunce per diffamazione presentate da quattro giornalisti valdostani contro l'anonimo autore del blog "Il bolscevico stanco". Solidarietà a Mancini era stata espressa da Reporters sans frontieres.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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