Piazza Armerina. “Se il nostro sit in a Enna può essere frainteso, lo facciamo a Piazza davanti la sede dell’ospedale Chiello”. E cosi i piazzesi, vista l’impossibilità di manifestare oggi a Enna durante il tavolo tecnico che si terrà nella sede della prefettura, si sono dati appuntamento nello spiazzo antistante il corpo F dell’ospedale Chiello. Alle 17, infatti, comitati di quartiere, associazioni, società civile e consiglieri comunali si riuniranno per aspettare le decisioni del tavolo tecnico indetto dal prefetto Giuliana Perrotta a cui parteciperanno l’assessore regionale Massimo Russo, il manager Nicola Baldari ed il sindaco della città dei mosaici Fausto Carmelo Nigrelli.
Si prevedono almeno 1000 persone che in silenzio aspetteranno la decisione del tavolo tecnico che potrebbe sancire o la ripresa dei ricoveri presso il reparto nascite del Chiello oppure sancirne la definitiva chiusura. Ha scritto il presidente del comitato di quartiere Monte Filippo Rausa: “Certamente la paura e l’eventuale preoccupazione di disordini, hanno indotto il Prefetto di Enna sig.ra Giuliana Perrotta a bloccare sin dal nascere la manifestazione, il sit-in che si sarebbe dovuto tenere giovedì pomeriggio ad Enna nella piazza antistante la Prefettura, in coincidenza del Tavolo tecnico. Tutto ciò ha lasciato senza parole una Città che si è sempre contraddistinta per la civiltà di pensiero e di comportamento. Attenderemo – dice Rausa - l’esito dell’incontro a Piazza Armerina all’Ospedale Chiello dove da venerdì 1 aprile è in atto un’assemblea permanente a difesa del nostro nosocomio; anzi la ringraziamo perché tutti gli avvenimenti che in quest’ultime settimane si stanno verificando, non fanno altro che unire ed amalgamare un Popolo, come quello piazzese, per troppo tempo disomogeneo e venduto allo straniero politico di turno”. Insomma i piazzesi non hanno voglia di mollare. La presenza nelle corsie della maternità in questi giorni di assemblea permanente è stata sempre numerosa. “Se oggi il tavolo tecnico non darà nessun risultato – dice Filippo Rausa – ci prepareremo a manifestare democraticamente in altro modo. Per il Chiello siamo disposti ad andare in massa non sono ad Enna o a Palermo, ma anche in capo al mondo”
Agostino Sella