domenica 1 maggio 2011

Bascetta: "I politici sul Chiello hanno fallito. Torniamo in piazza. E' l'unica soluzione"

Come volevasi dimostrare: dopo tante promesse di impegni, dopo fiumi e fiumi di parole, dopo tanto impegno speso nell’organizzare e nell’arringare il popolo piazzese attorno all’idea e al concetto di una sanità a disposizione della gente, di un ospedale da rilanciare e da riorganizzare e non da eliminare, dopo un inutile tira e molla tra potentati politici e manageriali sui tecnicismi amministrativo-gestionali da adottare per fare sembrare la medicina più dolce e farla ingoiare al popolo ansioso di verità e di tutela sociale, siamo al punto di prima, anzi peggio di prima, perché abbiamo scoperto che le nostre istituzioni politiche (sindaco, presidente del consiglio, consiglieri comunali, assessori), nonostante il generoso e sincero impegno di tutti ( ne devo dare atto!), agli occhi dell’assessore Russo e del presidente della Regione Lombardo, valgono meno di niente.
Dopo tante mortificazioni e dopo tante umiliazioni subite dalle istituzioni e dalla gente piazzese, dopo l’ennesimo episodio di tragica e vergognosa malasanità, vogliamo, forse, restare così a guardare, a continuare a subire queste offese di carattere sociale che intaccano finanche il concetto di dignità relazionale e istituzionale?...La politica con i suoi rappresentanti ha provato, civilmente e democraticamente, a cambiare lo stato di fatto dell’ospedale Chiello e, dopo ardui tentativi esperiti solo per tentare di interloquire contro questo Fantomas della sanità siciliana, questa inavvicinabile e inarrivabile assessore che si fa desiderare meglio di Brad Pitt o di Manuela Arcuri, non hanno cavato un ragno dal buco e si sono chiusi in un assordante silenzio che sa tanto di “volemose bene”. Ebbene, cari piazzesi, visto che la politica ha fallito nei tentativi di potere ripristinare un minimo di civiltà e di tutela di un diritto sacrosanto qual è la salute, riprendiamo l’iniziativa in mano e, insieme al comitato che, tanto egregiamente e in maniera impeccabile, Massimo di Seri, Salvatore Cimino, Adriana Rabita, e tanti altri generosissimi concittadini, scendiamo in piazza e sulle strade a lottare ma, stavolta, senza tanti timori riverenziali e senza nessuno scrupolo nei confronti di chi permette di fare morire nostri figli, fratelli, sorelle, madri e padri solo perché non possiamo fruire di una struttura sanitaria di prim’ordine stante il vincolo di bilancio o di risparmio quando sappiamo benissimo che sono proprio quelli che parlano di risparmio fruiscono di scandalosi stipendi e di pantagrueliche, trimalcioniche e luculliane indennità da favola, a fronte di un apparato sanitario e amministrativo formato da un esercito di medici sottopagati, di impiegati, infermieri e ausiliari con salari da terzo mondo!...Vergogna!...Cacciamoli via questi indegni detrattori e distruttori dei diritti costituzionali insieme al loro costosissimo menage,….organizziamoci e andiamo, come ho detto qualche settimana fa, a manifestare in migliaia in Viale A. Diaz 49 stringendo pacificamente “d’assedio” la Direzione Generale e vedremo se gli indicatori economici avranno la supremazia sugli indicatori sociali,,,,Finiamola di perdere tempo e risparmieremo altre vite preziosissime. Si dice che la guerra, per i malvagi, è felicità, ma per i buoni è necessità. Ebbene cari compagni e amici piazzesi, è venuto il momento di scendere in guerra: quella fattuale, non quella parolaia. Invito il comitato cittadino di lotta a indicare una data di incontro delle varie componenti anche tramite un pubblico comizio e stavolta cominciamo a fare sul serio. Ricordate che sono in gioco le nostre vite. Rimango in fiduciosissima attesa.







Piazza Armerina, 29 aprile 2011 Il coordinatore provinciale COBAS

Bascetta Luigi

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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