venerdì 6 maggio 2011

UDC, MPA e PD (Ferrara) dicono insieme a Nigrelli. "Il senso di responsabilità deve riguardare prima di tutto il sindaco"

  “L’appello al senso di responsabilità lanciato dal sindaco Nigrelli è assolutamente condivisibile. Talmente condivisibile che, in primo luogo, deve riguardare proprio l’azione politica e di governo della sua persona. Dimostra, qualora c’è ne fosse ancora bisogno, i danni gravissimi arrecati alla nostra città da una non lineare gestione dei rapporti del Sindaco con i consiglieri comunali e con i loro partiti di riferimento. Questi sono i limiti di tre anni di gestione del potere autoritaria del nostro primo cittadino, che ha preferito trattare con i singoli consiglieri anziché dialogare con i partiti politici.”

I segretari del PD Ranieri Ferrara, dell’UDC Epifanio Di Salvo e dell’MPA Giuseppe Mattia, commentano cosi’ l’esito del voto consiliare di ieri sera, nella città dei mosaici.

“ La responsabilità prima e suprema è sulla testa del Sindaco. L’ultima votazione ha dimostrato che non ha più una maggioranza. Falliti tutti i tentativi di golpe da lui tentati per “ mascariare” l’elezione del presidente, adesso il nodo è politico. Deve decidere se dialogare con il PD ed il Terzo Polo oppure con il PDL. Deve dire all’opinione pubblica cosa vuole fare da oggi alla fine del suo mandato. L’elezione del presidente è un passaggio, importante ma non fondamentale. Deve dirci cosa vuole fare per la nostra città, senza più giochi di prestigio. Tutti noi abbiamo la forza, la credibilità personale e sociale, il rigore morale per risollevare le sorti di Piazza.”
Chiudono il loro intervento i tre segretari cittadini di PD e Terzo Polo:
“ Il PD ed il Terzo Polo non si sono mai tirati indietro, votando e lavorando in Consiglio comunale nell’interesse esclusivo della città. Non serve alla città che il sindaco Nigrelli si nasconda dietro le otto schede bianche, soltanto per stare al riparo dalla mozione di sfiducia. Invece deve dirci chiaramente se vuole consentire l’elezione di un presidente del Consiglio, espressione di riferimento dei nostri partiti, uniti da una naturale alleanza politica in linea con le scelte regionali e nazionali, essendo lui stesso iscritto al PD. Questo vorrebbe dire amare davvero la propria città.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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