martedì 9 agosto 2011

Emergenza Siccità - La voce dei nostri volontari del VIS in Etiopia

Dilla (Etiopia), 9 agosto 2011 - Riceviamo news, purtroppo ogni giorno più allarmanti, dai nostri volontari in Etiopia che continuano a lavorare insieme alla popolazione per contrastare l'allargarsi della siccità e della carestia.

La situazione qui continua ad essere critica. Nella Somaly Region, al confine con la Somalia, nei campi profughi, le persone lottano ogni giorno per sopravvivere e molto spesso non ce la fanno.
Noi continuiamo con le distribuzioni di acqua nei due distretti per cercare di scongiurare il peggio. Non appena arriveranno i primi finanziamenti ci attiveremo anche per il terzo distretto che ci ha richiesto di essere servito con i camion cisterna. In molti riferiscono di aver visto diversi cammelli morti e questo per la popolazione locale ha un grande impatto psicologico: se nemmeno la "nave del deserto", l'animale che meglio di tutti si adatta alle estreme condizioni di vita del deserto, riesce più a sopravvivere vuol dire che la situazione è davvero drammatica.
Stiamo lavorando da Addis Abeba cooordinandoci con il personale di RAPID, la ong partner di VIS in Etiopia, a Dolo Addo per organizzare al più presto le distribuzioni di cibo: alcuni prodotti non sono disponibili in loco e devono essere trasportati con i camion da qui, altri invece si possono acquistare sul posto. Ogni giorno che passa sempre più pressanti si fanno le richieste da parte delle autorità locali che ci chiedono di intervenire nel campo di pre-asilo dove avvengono la maggior parte dei decessi.



Rispetto al resto del paese etiope, la situazone sta diventando allarmante anche in altre aree.

Dopo aver visitato Gambella ed aver visto che anche nel ovest dell'Etiopia la terra è spaccata dal sole ed i raccolti sono bruciati ora mi trovo a Dilla nel sud del Paese.
Anche qui la pioggia si fa attendere: il cielo è nuvoloso, l'umidità è alta, ma dal cielo cadono solo poche gocce.
Nonostante sembri tutto verde è solo un'illusione! "Questa pioggia non è abbastanza, serve solo a far crescere l'erba!" mi ha detto oggi uno dei padri Salesiani che da oltre 20 anni abitano in questa regione. L'erba cresce, ma non il mais o il grano: il raccolto per i Salesiani non è stato assolutamente quello sperato, ma almeno non è andato completamente perduto. Per molti altri invece se continua così sarà un vero problema: i campi sono verdi, ma le pannocchie sono piccole e stentano a crescere senza acqua. Pochissimo da mangiare per i prossimi mesi e niente da vendere in una regione che vive di questo significa la fame. Anche gli alberi da frutto non promettono bene: il raccolto del caffè si annuncia molto più modesto di quello sperato ed un'altra fonte di sostegno per le famiglie verrà a mancare. La gente ha cominciato a venire più numerosa a chiedere aiuto alla casa Salesiana che già sfama quotidianamente diverse centinaia di bambini e donne.
Speriamo nella pioggia, quella vera.

Gloria Paolucci, responsabile paese e coordinatrice dei progetti VIS in Etiopia.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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