Il sottoscritto consigliere comunale Giuseppe Capizzi del PD intende chiarire alla cittadinanza alcune questioni relative alla vicenda che lo hanno visto protagonista e che riguarda l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale ed il successivo ricorso.
Intendo farlo proprio adesso prima che il Tar Catania si pronunci in merito alla vicenda ribadendo alcuni concetti che ritengo fondamentali, innanzitutto la mia candidatura nasce dentro al partito democratico, quindi è figlia di una scelta politica e non personale. La candidatura è stata voluta, ribadisco, dal direttivo comunale del partito.
La necessità di ricorrere al TAR nasce dal fatto che a mio modesto parere oltre che ribadita in forma scritta dall’assessorato Regionale agli Enti Locali a mezzo diffida, nel corso della seduta del 19 aprile l’elezione era regolare. Ciò anche al fine di non disattendere le regole che investono la collettività e dalla quale sono stato chiamato ad assolvere il ruolo di Consigliere Comunale.
In ogni caso qualora tale elezione dovesse essere riconosciuto dal TAR, dò sin da subito la disponibilità ad assumere l’incarico nel rispetto del mandato ricevuto dal direttivo cittadino. Ciò, a condizione che la vicenda sia considerata dal partito provinciale nello specifico rappresentata dal collegio provinciale dei probiviri.
Tale scelta, ovviamente, deve essere intesa come questione politica atta a delimitare e/o integrare il ruolo del partito e del direttivo con l’azione politica del gruppo consiliare al fine di non sminuire l’azione politica che naturalmente deve essere svolta dal partito al quale io appartengo e unitamente agli altri consiglieri dobbiamo l’elezione al consiglio comunale e che ringrazio.
Mi corre ancora l’obbligo di sottolineare che qualora il ricorso non dovesse essere accolto non verrà meno il mio impegno e ruolo all’interno del PD fermo restando che tali considerazioni non possono prescindere dalle scelte che il partito provinciale e l’organismo competente vorrà adottare e che io rispetterò qualsiasi esse siano.
Aggiungo che l’assenza di un intervento del partito provinciale mi costringerà sia pure controvoglia ad autosospendermi dal PD.
Questa mia scelta, nasce dall’esigenza di spiegare a coloro i quali mi hanno sostenuto ed ai militanti del partito le ragioni che hanno spinto pezzi del PD a votare insieme ad esponenti del PDL in difformità a scelte politiche che non sono solo nazionali ma che riguardano valori ed interessi che non possono da me essere rappresentati né tantomeno dal PD che nasce per esprimere altri valori.
Consigliere Comunale
Giuseppe Capizzi