venerdì 10 febbraio 2012

L'intervento di Basilio Fioriglio sulla mozione di sfiducia.


 C.C. 09.02.2012, INTERVENTO DEL  C.C. FIORIGLIO BASILIO SULLA PROPOSTA DI
 MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO.
                                                                                                                                                                                                
                                                                              SIG. SINDACO                                                                                                      
                                                                        
                                                                               SIG. PRESIDENTE                                                                 
                                                                                         
                                                                               SIGG.RI COLLEGHI CONSIGLIERI
                                                                              
                                                                               SIGG.RI ASSESSORI                                                                                                                              
                                                                                 
                                                                                    
 Siamo riuniti per dibattere sul documento di  sfiducia  presentato al Sindaco di questa Città,
Ing. Prof. Carmelo Nigrelli, da alcune componenti  politiche presenti in questo Consiglio Comunale
e per valutare la non corrispondenza operativa del documento programmatico proposto al momento
della sua candidatura.


            Per quanto mi riguarda quando si propone  la mozione di sfiducia vuol dire che la politica

non funziona  e si  è arrivati al capo linea. Il rapporto di sintonia politica tra Consiglio Comunale

e il Sindaco, non può essere confinato nell’alveo riduttivo della dialettica interna alla coalizione

di maggioranza, bensì dovrebbe investire e valorizzare il ruolo  insostituibile dell’opposizione. In

una moderna concezione del confronto democratico, la pluralità delle opinioni e la diversità devono

essere assunte come valore aggiunto, essenziale per un produttivo confronto dialettico tra forze di

estrazione storico – culturale diverse,  purtroppo non è stato mai avviato.

            Sig. Sindaco , si  poteva evitare la lungaggine della trattazione, consigliando alla Segretaria

Generale, che pur riconoscendole ,  lo svolgimento del  suo ruolo di Notaio, poteva  seguire ad un

invito formale ai Consiglieri firmatari, più volte  nominativamente richiamati dai giornali come

firmatari della mozione, ( nessuno ha smentito la propria firma ), bastava farsi sottoscrivere il

documento o farsi rilasciare una dichiarazione da allegare all’atto, mentre addirittura ,ha preferito

notificare   un provvedimento carico di eccezioni procedurali per invalidare l’atto su questioni

formali e va oltre, anche con la diffida al Presidente del Consiglio di non portare l’atto “illegittimo”

in Consiglio, potendo essere addebitato come danno erariale. Ha scomodato la  Suprema Corte di

Cassazione,  con la citazione di una sentenza la n.10285 del 29 Aprile 2010, a mia modesta

interpretazione non  riconducibile all’atto in discorso trattato dalla sentenza richiamata.

            Sig. Sindaco  avrebbe dovuto agevolare il percorso, mentre ha  preferito  dare  l’ulteriore

bacchettate, sulla incapacità dei firmatari e dei segretari dei partiti di centro destra. Le 

motivazioni sono state solo offensive , spingendosi oltre quando parla,della capacità di non sapere

presentare neanche  una “lettera”. Avrebbe dovuto agevolare il percorso per evitare di aggravare il

trauma  che ormai da tempo  la Città attraversa, con i chiacchiericci , sul pro o contro la mozione,

che procura solo male alla Città, inquinando le acque e facendo perdere di vista i veri problemi.

Oggi il dibattito farà  chiarezza su questo pantano in cui la politica  piazzese è entrata. Si accerterà,

una volta per tutte, chi è contro l’Amministrazione del Sindaco Nigrelli e chi è a suo favore.

Nessuno oggi  potrà nascondersi   e continuare a fare demagogia.

       E’ chiaro che, se la  mozione passa, si andrà a nuove elezioni.

      Io,  i colleghi appartenenti al gruppo  e  gli amici che abbiamo l’onore di rappresentare,dopo

un sereno confronto , abbiamo deciso di essere  favorevoli alla mozione di sfiducia, ma non solo

contro la politica del Sindaco, ma anche contro la politica di  questo Consiglio Comunale, affinché 

si ritorni alle urne al più presto, per dare un governo forte   alla Città dolente, in un momento così

importante per il risveglio  e l’attenzione che da tutte le parti istituzionali viene rivolto al nostro

centro storico e alla Villa Romana del Casale,  e, di conseguenza, a tutta la nostra Città.

       Se la mozione di sfiducia  non passa, il Sindaco sarà legittimato a governare, ed a questo

 punto,  non è difficile capire che  la coalizione che ha trovato l’accordo per presentare la mozione

con  consiglieri appartenenti a diverse ideologie , dovrà porsi il problema di rimontare per

cercare nella prossima competizione elettorale di conquistare la poltrona di sala delle luci, non può

che partire dal costruire un percorso comune forte, durante quest’ultimo anno di legislatura,

incalzando lo schieramento avverso con un’azione programmatica chiara. Non  può che lavorare sul

medio periodo per costruire una leadership che sappia guidarla, si dovrà rivedere la politica di fare

opposizione ,  ma per costruire  un programma condiviso da sottoporre al corpo elettorale.

Ovviamente in questo ultimo anno di preparazione , si dovrà cercare di limitare i danni che possono

essere arrecati alle prospettive di sviluppo della comunità. In questa opposizione ci sono e ci

saranno consiglieri, che non fanno opposizione per il gusto di farla, ma solo quando gli  atti proposti

saranno contrari alla Città.

Confortato del dispositivo contenuto nell’art. 28, dello Statuto Comunale, invito tutti ad essere

capaci ad esercitare il ruolo politico riconosciuto, che ci consenta di far capire meglio che questa

classe politica  indicata come attaccata alla poltrona, anche per risvolti economici è viva e sa

esercitare il ruolo per cui è stata eletta. A questi interpreti della politica locale chiedo, invece di

suggerire proposte fantasiose, di farsi promotori attivi di soluzioni a questo Consiglio Comunale 

che sarà ben lieto di accogliere e trattare.

Di seguito spiegherò i motivi del perché dobbiamo rimettere il mandato al corpo elettorale.

Il programma, Sig. Sindaco, che ha presentato al momento della sua candidatura di per sé si rileva

solo parzialmente attuato.

 Le cose fatte, Sig. Sindaco, indicano cose fatte in teoria, perché di queste cose dette come fatte in

parte non è stata concretizzata ancora la materiale realizzazione.

Non mi soffermo nel dettaglio sui problemi insoluti; ma è doveroso solo indicarli nella

considerazione di massima:

1)Il nostro patrimonio architettonico;

2)La crisi occupazionale  ed  i motivi della continua emigrazione dei nostri giovani;

3)L’attenzione al personale ed all’organizzazione burocratica dei servizi; 

4) Il   risanamento economico;

5)La stabilizzazione di tutto il personale precario, nei ruoli Comunali da decenni, a cui bisogna

riconoscere le funzioni professionali acquisiti e di cui l’Ente ha beneficio e non può più  fare a

meno. Ad oggi non è stata affrontata la questione con la determinazione che necessità per

risolverla, assumendo la responsabilità dovuta. I colleghi e partiti che hanno voluto la mozione di

sfiducia devono iniziare subito  un percorso per la risoluzione;

6)Lo stato dei luoghi e lo scempio in cui versa il verde pubblico;

7) L’assenza dello  Sport;

Se dovessi esprimere un giudizio di merito sull’attività dell’Amm/ne dovrei pervenire a giudizi

poco lusinghieri basterebbe ricordare la crisi occupazionale in campo edile. Questa

Amministrazione aveva fatto il cavallo di battaglia con la definizione del nuovo strumento

Urbanistico  che  avrebbe  dato ossigeno all’economia asfittica e creato almeno per tre anni  nuovi

posti di lavoro. Proprio nel settore dei lavori pubblici, sono stati presentati un elenco di progetti,

quali di questi progetti, ad oggi sono stati finanziati ?.  Nonostante il voto del Consiglio Comunale

buona parte delle strade  che dovevano essere asfaltate sembrano che invece siano state rattoppate.

L’ingresso sud della Città è un colabrodo. 

Notevole, la crisi economica nel settore commerciale, artigianale ecc. olo per fare qualche

riferimento.

Inutile parlare della organizzazione burocratica dei servizi, dove esistono settori ingolfati di

personale ed altri assolutamente sguarniti,  come il comando dei VV.UU.

Sono state solo aumentate le tasse.

L’estensione del servizio dello spezzamento  nelle zone non servite è rimasto un miraggio.

I cittadini pagano senza ancora avere il servizio. E’ pure il caso di rilevare che, le lottizzazioni  

sono connotati da una situazione igienica non tollerabile, che non fa onore ad una Città che,

pretende di esercitare un ruolo insostituibile nel campo dell’arte, della cultura e del turismo.  

            Questa Amm.ne ha  affidato incarichi  professionali , anche quando, per determinati

procedimenti  poteva avvalersi  dei propri dirigenti, in quanto abilitati a stare in giudizio

personalmente, (su questo argomento ho presentato la richiesta di rivisitazione dello Statuto)

aggravando le già precarie casse dell’Ente.

Correttamente Le  do merito per la definizione e l’apertura della pinacoteca. Purtroppo,così

non posso dire per l’Ambiente, il Commercio, il Turismo, la viabilità ecc. , settori per i quali.

ribadisco l’assenza degli interventi risolutori, che puntualmente vengono procrastinati alle calende

greche.

 E’ stato trattato con sufficienza il turismo  che,  unitamente all’artigianato è la  naturale

ricchezza locale che, sapientemente  valorizzate, potrebbe rilanciare l’asfittica economia.

Ho voluto tracciare con semplicità e brevità i diversi argomenti e mi sono limitato solo ad un

sommario cenno, riservandomi il diritto di successivi ulteriori approfondimenti.

Sul piano strettamente politico desidero puntualizzare   che una importante parte della sua

stessa  forza politica, l’ha accusata  di mancanza di concertazione e di rispetto del  programma 

presentato agli elettori. Di fatto  sin dal Luglio del 2010 l’ ha sfiduciato, fino ad abbandonarlo,

sedendosi sui banchi con l’opposizione.  Dopo le dimissioni dell’Assessore alle finanze Restivo ,

manca ad oggi la sostituzione , con le negative implicanze  in un settore cosi vitale per l’Ente.

          Constatiamo che altri Consiglieri  della  sua stessa maggioranza, che dovrebbero difendere

l’operato dell’Amministrazione, in Consiglio Comunale, sistematicamente in ogni seduta,  alla

chetichella abbandonano  l’aula consiliare.

Alcuni Consiglieri, mai,  dico mai,  hanno completato una seduta consiliare fino all’esaurimento

dei punti dell’ordine del giorno, a prescindere dall’importanza dell’argomento.

       Ha trattenuto la delega ai Beni Culturali, con  nocumento alla gestione amministrativa ed al

Patrimonio Architettonico, monumentale e culturale della Città, mentre nel programma era stato

evidenziato che avrebbe trasformato la Città in un centro culturale ed artistico. Avrebbe fatto bene a

delegare ad altro Assessore, con esperienza politica ed amministrativa, che si sarebbe occupato

specificatamente della materia. Per i suoi impegni Istituzionali, avrebbe dovuto coordinare. Questo

quinquennio doveva essere utilizzato per creare posti di lavoro stabili nel settore trainante del

turismo, utilizzando come magnete la Villa Romana, il rientro della Venere di Morgantina.

Mentre assistiamo a continui rinvii dell’apertura della Villa, per il ritardo del completamento dei

lavori,  con grave danno, senza nessuna pianificazione per via delle  notizie che vengono

pubblicizzate di volta in volta e  ritirate, senza dare nessuna spiegazione. Addirittura il

7.dicembre.2011 era stato fissata l’apertura con  la presenza del Presidente della Repubblica.

Cosa sarebbe successo se il Presidente della Repubblica avesse dato la propria disponibilità ? Chi

aveva organizzato l’Evento avrebbe perso la faccia e non solo, l’avrebbe fatto perdere a V.S.. Come

intende realizzare il concetto del rilancio del turismo ?. La materia è troppo importante per non

affidarci al buon senso ed alla forza dell’unità, per trattare l’argomento successivamente, “se

avremmo il tempo per farlo”:

            La ricordo con piacere proprio sulla materia, quando,  qualche volta ci onorava della sua

presenza nei banchi con il pubblico in C.C. faceva sentire la sua  rabbia sull’iter procedurale. La sua

grinta dov’è finita ?, certo, il Sindaco deve adottare tutta la diplomazia necessaria, per confrontarsi

con altri istituzioni, ma  c’è un limite su tutto. 

            Rivendico la competenza del Consiglio Comunale sul alcune deliberazioni  dalla G.M., 

di interesse di debiti fuori bilancio, materia che non andava sottratta all’esame del C.C.

          Si rileva altresì il ritardo nell’applicazione del Piano Urbano del traffico.

Sig. Sindaco non si  può dire che quando  non è stato fatto fino ad ora, sia  imputabile  per l’assenza

di referenti istituzionali, perché   il  P. D. a cui lei a la sua Amministrazione appartiene è l’anello di

maggioranza più importante del Governo Regionale Presieduto da Raffaele  Lombardo e quindi

anche con quello Provinciale. Con l’appartenenza del suo partito alla maggioranza Regionale,  non

troverà presso  la cittadinanza alcuna giustificazione nell’imputare all’opposizione del  Consiglio

Comunale, l’assenza di progetti da portare a termine, con  provvedimenti che riguardano l’oggettivo

interesse della città.

       Le ricordo che il sottoscritto e parte del  Consiglio, pur avendo la maggioranza per

contrastarla, con senso di responsabilità politica hanno sempre garantito l’esecuzione di tutti i più

importanti provvedimenti, che riguardano l’oggettivo interesse della Città, restando in aula, quando

la sua stessa parte politica che a chiare lettere non la sostiene, ( vds. o.d. g. soppressione Ufficio del

Giudice di Pace concertato con il sottoscritto ).

       Quando, di contro, le ha negato la fiducia,   ne ha avuto ben  ragione, soprattutto su

proposte discutibili, mai preventivamente concertate.. Ciò è stato sempre il limite della sua capacità

politica: negare il confronto aperto e democratico preventivo disdegnando il contributo consiliare,

pretendendo assai presuntuosamente di essere il depositario della verità.

           …La concertazione è un altro dei sui punti deboli.  Ciò è dimostrato dalla constatazione che

lei., sig. Sindaco,  non si è mai posto il problema di coagulare la sua stessa parte politica.

         Lei, sig. Sindaco, non ha mai accettato il  ruolo che il Consiglio Comunale è chiamato per

legge ad esercitare e non può più argomentare sulla costituzione della diversa maggioranza

consiliare, per il motivo prima detto,  cioè che anche la sua parte politica le ha  votato  apertamente

contro o ha abbandonato  l’aula.

Il mio  invito a  ritornare al giudizio popolare è meritevole di ogni  attenzione, perché

sarebbe soluzione politicamente assai dignitosa sfiduciare non solo lei, ma noi tutti componenti del

Consiglio Comunale.

        Ad onore del vero  non tutto poteva essere  concretizzato in quasi quattro anni  di gestione

amministrativa -  politica,  ma questo periodo avrebbe potuto essere meglio gestito  se fosse stato

speso insieme nella ricerca della migliore soluzione dei problemi cittadini, senza presunzioni di

primogeniture o di spavaldi comportamenti. Il non volere sostituire alcuni Assessori, dal punto di

vista personale le potrebbe far anche onore, ma siccome Lei fa il Sindaco, e non il buon

samaritano, avrebbe avuto il dovere per dare più risposte alla Città, di sostituire alcuni , che si sono

occupati solo di loro stessi.

A tal proposito le ricordo che il sottoscritto, come Consigliere ha esercitato la propria funzione,

ponendosi sempre come pungolo e non per lo sciocco gusto della sterile opposizione alla  Sua

Amministrazione, presentando decine di interrogazioni, ( chiamati  argomenti di ordinaria

amministrazione ) che hanno trovato da parte Sua  riscontro,  ma mai hanno avuto concreta

conclusione in atti amministrativi.

Non  voglio annoiare elencandole tutte , ma  lascio a lei  il dovere di  riconoscere che si è trattato

sempre di proposte valide. Spero che  ricorda, che anche con il mio modesto contributo, l’Assessore

Regionale Missineo, relativamente al rientro dei beni archeologici,  detenuti presso altre

Soprintendenza, ha diramato una circolare, spiegando che i beni appartengono alle Città, dove sono

state ritrovate e devono essere restituite.

Se poi si volesse analizzare cosa significa proposte di azione a lungo respiro, basta citarne

solo alcune:  rientro bene ex area Siace, circa 46 ettari, illuminazione tratto di strada Ctr. Indirizzo –

Villa Romana del Casale,   rientro nella proprietà dei pozzi d’acqua, detenute dai Comuni di

Caltagirone  e  Mazzarino, area di parcheggio e commerciale Villa Romana del Casale, apertura

Strada Provinciale N. 4 e individuazione area di Parcheggio Camper ecc. .

Altri consiglieri  in questi anni si sono preoccupate più di ostacolare coloro che hanno

cercato di intestare al Consiglio Comunale la soluzione delle diverse necessità della Città, al di

sopra delle appartenenze , piuttosto che  dare ad esse voce e forza con la propria maggioranza

consiliare.

     Di quanto è stato fatto si dovrà rendere conto ai  cittadini,  al cui giudizio elettorale saremo

chiamati.

    Veda, Signor Sindaco ! la politica ci riserva sempre delle sorprese non perché si dice che la

politica  è l’arte del possibile, ma perché qualcuno la calpesta e spesso dimentica che è un’arte e

come tale deve essere trattata con più dignità, ricordando che la politica è l’arte di amministrare

bene la “ polis ”, cioè la comunità .

Siamo tutti chiamati ad una prova di generosità politica che consenta a questa nobile Città di

riappropriarsi della  dignità che le compete per storia, cultura e bellezza.

La nostra  presenza è un impegno morale e politico assunto con noi stessi e con gli elettori,

consapevoli delle difficoltà oggettive della politica in quanto tale, senza, però,  dover aggiungerne

altre derivanti da un metodo di fare chiuso e scontroso, proiettato alla ricerca di chimere che

illusoriamente  possano risolvere le ansie e le aspettative di una Città dolente.

        Qualunque sia l’esito di questo dibattito, dobbiamo affidare alla nostra buona volontà la

capacità di trovare il clima di serenità che dia slancio alla politica, per il bene di Piazza Armerina.

       Mi scuso di essermi dilungato, ringrazio ed auguro buon lavoro a tutti noi.


                                                                            Basilio Fioriglio                          


Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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